La crisi economica si fa sentire e molto e sono davvero tanti quelli che hanno serie difficoltà con le bollette e le cartelle. Tra le tasse più evase da sempre, il bollo auto è senza dubbio un serio problema, soprattutto per chi non può pagare. Una tassa evasa nonostante è pericoloso non pagare. Ecco che c’è la concreta speranza che qualcosa si possa fare, che arrivi in nuovo condono o una nuova sanatoria.
Nuovo condono cartelle, dentro pure il bollo auto?
Sul web e in rete girano notizie, più o meno veritiere che parlano di nuova sanatoria ormai pronta. Una cosa che va detta subito però è che si tratta di una nuova possibilità ben lontana dal poter essere considerata una sanatoria tutta nuova. Si tratta della riapertura dei termini per le vecchie sanatorie, per il saldo e stralcio e per la rottamazione delle cartelle. Chi invece si aspettava buone nuove pensava a una specie di condono.
Cosa è successo alle cartelle fino al 2010
Qualcosa di buono negli ultimi anni è successo. Parliamo dei provvedimenti di agevolazione per il pagamento delle cartelle come i già citati saldo e stralcio o rottamazione delle cartelle. Misure che hanno riguardato anche il bollo auto naturalmente. Ma non erano condono veri e propri. Con la rottamazione per esempio, è stata data facoltà ai contribuenti indebitati di pagare anche a rate con un netto sconto su interessi e sanzioni. Il saldo e stralcio ancora meglio, perché per o più indebitati e più in difficoltà economicamente, possibilità di scontare ancora di più le vecchie pendenze. Con un versamento una tantum si tornava liberi dai vincoli fiscali e tributari. Ma per ben due volte sono stati introdotti provvedimenti ancora migliori. Due autentici condoni. Ma solo per cartelle obsolete e troppo vecchie per essere incassate. Parliamo di quelle fino al 2010.
Azzeramento dei debiti
Anche le cartelle, comprensive del bollo auto, comprese nella rottamazione e nel saldo e stralcio, sono state limitate ad una determinata data. I provvedimenti, fino alla rottamazione ter, trattavano di ruoli entro il 2018. Come dire, cartelle più nuove non rientravano. E non rientravano nemmeno i bolli diventati ruolo dopo tale data. Per ruolo si intende il passaggio da tassa o tributo non pagato a cartella esattoriale. Per i condoni totali invece, il riferimento è all’anno 2010. Tutte le cartelle, del bollo auto come di qualsiasi altro balzello, se diventate ruolo entro l’anno 2010, sono state azzerate. Una cancellazione d’ufficio che non ha previsto istanze, domande o altro. Il motivo di questa decisione è lo stesso che qualche anno fa portò ad un provvedimento simile, che però riguardava cartelle fino a 1.000 euro sempre a tutto il 2010.
Nuovo condono? Difficile ma non impossibile
Per l’azzeramento delle cartelle obsolete si fa riferimento a quelle fino al 2010 ma per singolo tributo. Significa che i 5.000 euro devono essere per singolo tributo evaso e non per cartella. È possibile per esempio che si un contribuente gravino cartelle superiori a tale limite, ma che arrivano a tale soglia perché riguardano più bolli, più imposte o più tasse. La possibilità di vedersi ripulite questa specie di fedina fiscale in queste condizione è assolutamente intatta.
Tra l’altro se il contribuente si avvantaggia in questo modo, lo stesso fa lo Stato. L’erario infatti considera questi crediti non più esigibili. Vuoi per decesso del debitore o per qualsiasi altra situazione contingente. Un autentico peso di archivio, una tara da cui liberarsi al più presto. Inutile per lo Stato tenere in piedi posizioni creditizie che ingessano il lavoro del Fisco senza portare utili.
Una cosa gli sconti, un’altra il condono e per il bollo auto è lo stesso
Bisogna essere chiari. Il condono se non fosse per l’alleggerimento degli archivi del Fisco, non produrrebbe alcun vantaggi per lo Stato. Infatti si tratta di un netto azzeramento dei crediti. Diverso il caso della rottamazione delle cartelle o del saldo e stralcio. In quel caso l’obbiettivo del governo è l’incassare quanto più possibile prima che i crediti diventino inesigibili. In pratica, a fronte di sconti e agevolazioni, si cerca di spronare i più restii a pagare qualcosa. E per lo Stato meglio qualcosa che nulla. Probabilmente questo è il fattore trainante e determinante al varo di prodotti simili. Ecco perché condoni tombali come quelli fino al 2010 per periodi successivi ai precedenti, non sono certo facilmente ipotizzabili. Più facile che dopo la rottamazione delle cartelle ed il saldo e stralcio, visto anche il discreto successo in termini di richieste, si passi a provvedimenti simili che si estendono a molte e più recenti cartelle.