In un percorso di continua crescita, il portafoglio prodotti della Jeep verrà potenziato da qui ai prossimi mesi. Sebbene l’uscita non sia propriamente immediata, il Jeep mini suv ha già tutta l’aria di essere una importante novità per la gamma della Casa automobilistica americana. Parte integrante di Fiat Chrysler, poi confluita in Stellantis con la fusione insieme a Peugeot Groupe, la compagnia ha in serbo una rilevante svolta sul piano commerciale. Per avvicinarsi a un pubblico fin qui lontano dai consueti dettami, che hanno fatto la fortuna del brand, approderà una proposta dalle dimensioni compatte. Una taglia small pur rimanendo sempre nell’ambito dei suv, il più gettonato oggigiorno.
Il suo arrivo è previsto nei primi mesi del 2023, anche se non si escludono sorprese in positivo: laddove i lavori procedessero lisci come l’olio allora sarebbe possibile pure un lancio entro la fine del 2022. Lo stabilimento prescelto per la vettura è la fabbrica di Tychy in Polonia, dove lo sport utility terrà compagnia ad altri due di segmento B, annunciati sotto i marchi Fiat e Alfa Romeo. Nel prosieguo, quali sono le novità a cui andremo incontro in futuro? Su che tipo di caratteristiche tenteranno di fare leva i progettisti? Facciamo il punto della situazione, sulla base dei rumor circolati in rete e le dichiarazioni rilasciate alla stampa dai portavoce dell’azienda.
Jeep mini suv: alla ricerca di un nome
Non è una novità che Stellantis stia sviluppando una Jeep Full Electric per cercare quote di mercato nel segmento al di sotto della Jeep Renegade. In un’intervista con ABC News nel dicembre 2021, il CEO del brand, Christian Meunier, ha rivelato che il lancio avverrà alla fine del 2022. Con ogni probabilità, sarà la variante a emissioni zero del Jeep baby suv, battezzato internamente Junior e Project 516.
Il 3 agosto 2021, Stellantis aveva confermato la volontà di introdurre in listino la capostipite delle Jeep a trazione completamente elettrica nel primo semestre 2023 (gennaio-giugno 2023). Nell’intervista concessa ad ABC News, Meunier probabilmente indicava la presentazione ufficiale, prevista quest’anno. Il via libera alle ordinazioni partirà forse nel primo semestre del 2023, proprio come formalmente confermato in precedenza. Il mezzo in questione sarebbe uno degli 11 EV puri che il conglomerato italo francese metterà su piazza entro giugno 2023. Vista la data di presentazione fissata per il termine del 2022, i test su strada dovrebbero iniziare a breve.
Le versioni previste
Secondo un rapporto di Automotive News Europe, Stellantis crede di produrre il piccolo SUV Jeep nello stabilimento Fiat di Tychy (Polonia) nel novembre 2022. La 100 per cento elettrica vedrebbe la luce nel febbraio 2023 e una interpretazione mild-hybrid finalmente nel gennaio 2024. La data riportata in merito alle Sop (Standard Operating Procedures) avvalorerebbe la tesi.
In una teleconferenza per discutere degli ordini e dei ricavi del terzo trimestre 2021 di Stellantis, che ha avuto luogo il 28 ottobre 2021, Richard Palmer, CFO dell’azienda, ha peraltro suggerito una tempistica simile. Nel momento in cui un analista gli ha chiesto se si sarebbero visti i primi marchi ex Fca basati su una propria piattaforma nel 2022, Palmer ha annuito. A livello indicativo, si parla di una finestra compresa tra la fine del 2022 o l’inizio del 2023.
BYD potrebbe fornire la sua batteria Blade al Jeep mini suv, poiché il documento riferisce che il passaggio di consegne tra CATL (il precedente fornitore) e BYD si finalizzerà nel luglio 2023. Il colosso delle quattro ruote capitanato da Carlos Tavares ha fissato un obiettivo di 300 mila unità prodotte all’anno per i tre nuovi modelli di Jeep, Fiat e Alfa Romeo, e vede la Jeep 516 rappresentare poco più di un terzo del volume.
Design
Nel corso della presentazione del piano industriale del gruppo, Tavares ha mostrato i primi render ufficiali del Jeep mini suv. Il veicolo sarà uno sport utility poco imponente, tanto che si andrà a collocare nelle proposte di tipo B. Le dimensioni potrebbero essere di poco inferiori all’attuale Renegade che la prossima uscita finirà forse per sostituire. Al momento il desiderio non è ben chiaro e occorrerà, perciò, lasciar passare un po’ di tempo. A ogni modo, dall’anteprima rilasciata lo scorso 1° marzo emerge come lo stile della new entry non si discosterà granché dalle esponenti del corso attuale. Difatti, un occhio attento e allenato noterà richiami alla Compass del giorno d’oggi e alla nuova Grand Cherokee.
Pertanto, non le servirà nessun “test del DNA” per capire a quale famiglia appartiene. Sul fronte opposto, certi dettagli saranno inediti, tipo i fari e i passaruota. Sarà concepita ex novo pure la calandra: le canoniche sette feritoie rimarranno, ma saranno chiuse. Appositamente per l’occasione sono poi stati pensati i gruppi ottici della zona posteriore, racchiusi in una cornice di plastica nera.
Date le palesi analogie con la Renegade, è emersa pure una voce secondo cui la sovrapposizione tra i due esemplari potrebbe indurre a riproporre la denominazione di Renegade anche sulla futura elettrica. A lasciarlo credere un precedente illustre: l’operazione effettuata con la Fiat Nuova 500. Almeno fin qui Tavares e ha dribblato le domande in proposito, limitandosi a descriverla come il futuro crossover di taglia “S” del brand Usa.
Eredità di famiglia
Sugli elementi caratteristici di una Jeep, è intervenuto il suo capo design, Mark Allen. Alcuni degli elementi del look sui quali si sono soffermarti vanno al di là del singolo modello. Sono le peculiarità del Costruttore: lo sbalzo anteriore corto, l’angolo di attacco, l’angolo di breakover, lo sbalzo posteriore molto stretto; tutto ciò provano a inserirlo in qualsiasi proposta commerciale. La visibilità di quel che succede all’esterno è un obiettivo prioritario. Allen ha aggiunto di esercitare pressioni per favorire la visuale del conducente e degli altri passeggeri a bordo. La posizione della ruota e l’interasse li ritengono importanti, indipendentemente dalla vettura.
Nel marzo 2021, il magazine francese L’Argus sosteneva che Stellantis avesse avviato studi sull’offerta di eAWD nel Jeep mini suv alla spina. Dopo la fusione, Stellantis ha scelto il pianale Cmp co-sviluppato da PSA-Dongfeng. Il CMP è disponibile in una variante riservata agli EV rinomata e-CMP, che potrebbe essere ridotta per rientrare nei limiti di spesa. Sarà quasi certamente la stessa già adottata per la DS 3 Crossback E-Tense, la Opel Corse-e e la Peugeot e-208.
Il nuovo suv assomiglierà per fattezze alle cugine e avrà, dunque, una lunghezza intorno ai 415 cm. L’adozione della piattaforma multi energia Cmp ha il vantaggio di consentire l’approdo di una variante a zero emissioni, nonché delle versioni con tradizionali motori a benzina mild hybrid, in abbinamento alla trazione esclusivamente anteriore. A tal proposito, i sistemi di gestione della trazione sulla falsariga del Grip Control di Psa darebbero modo di percorrere sentieri accidentati, provando l’ebbrezza dell’autentica esperienza offroad. È poi ipotizzabile che nella variante entry level sia proposto un motore da 100 kW (136 cv) “sostenuto” da una batteria agli ioni di litio da 50 kWh, per un’autonomia fino a 320 km.
Il prezzo di listino sarà accessibile, da buona entry level
In quanto entry level il prezzo dovrebbe risultare parecchio conveniente, anche se, per ovvie ragioni, farne una stima esatta è al momento impossibile. Nella declinazione 4×4 il Jeep baby suv – il cui nome potrebbe differire da Renegade – si avvarrà di un secondo propulsore per assicurare una efficace trazione integrale in linea con lo spirito del marchio. Durante l’incontro con gli investitori si sono preannunciate delle ulteriori uscite nel 2024, sull’onda del successo che si spera possa riscuotere la vettura. Nella fattispecie, si sono prefigurati un utility vehicle totalmente votato al piacere del fuoristrada e un suv “lifestyle family”, ovvero maggiormente in linea con le esigenze delle famiglie. Sotto al cofano batterà immancabilmente un cuore green.