Non tutti i sinistri auto si risolvono con i due coinvolti che si accordano per le responsabilità e i risarcimenti. Molte volte devono essere le autorità competenti a stabilire le responsabilità. E come si fa in questi casi? Ricostruendo la dinamica del sinistro. Una procedura che può sembrare semplice ma che alla fine non lo è. Soprattutto se parliamo di ricostruzione cinetica.
La ricostruzione in caso di sinistri stradali, ecco la guida
Quando due automobilisti hanno un sinistro stradale che li vede coinvolti, si può arrivare a due conclusioni. La prima è quella che prevede l’utilizzo del modulo CAI (ex modello Cid). In pratica, si tratta della constatazione amichevole di incidente. Due automobilisti che si scontrano, con uno dei due che ammette di essere il responsabile del sinistro e tutto finisce così, magari senza l’intervento di Polizia, Carabinieri o Vigili urbani. Ma capita anche di ritrovarsi senza accordo. In pratica, il primo automobilista accusa il secondo e viceversa. Il non concordare con l’altra parte in merito all’esatto svolgimento dei fatti e di non poter così sottoscrivere una constatazione amichevole, come si legge chiaramente sul sito “laleggepertutti.it”, porta inevitabilmente a doversi rivolgere ad un soggetto terzo per dirimere quello che a tutti gli effetti un contenzioso.
SI chiamano le Forze dell’Ordine, che devono effettuare i rilievi e verificare la dinamica dell’accaduto. Ma chi crede di avere ragione, può trovarsi anche a non essere in sintonia con quanto hanno stabilito le Forze dell’Ordine. Magari per rilievi e misurazioni non approfondite o che non hanno soddisfatto una delle due parti in causa.
La ricostruzione cinetica del sinistro
Un sinistro è sempre una spiacevole situazione. In primo luogo per il già citato problema della responsabilità del sinistro. Di chi sia la colpa dello scontro e di chi abbia ragione. Ma non finisce tutto a questo. Una volta che si finisce di avere rapporto con la controparte del sinistro stradale, e con i Carabinieri o le altre Forze dell’Ordine intervenute, ecco che si passa al rapporto con le compagnie di assicurazione. E anche in questo caso ci possono essere particolari problemi.
La compagnia assicuratrice che non offre nulla come risarcimento, o che offre un risarcimento monco e non sufficiente. Una cosa che può capitare anche a chi invece è stato riconosciuto dai rilievi delle Forze dell’Ordine come il danneggiato. Una errata ricostruzione del sinistro, da parte degli organismi deputati ad effettuarla, produce questi effetti. La legge però offre delle armi a chi si sente vittima di una situazione non corrispondente con la verità. Si può arrivare a contestare tanto la decisione dell’assicurazione che i rilievi effettuati dalle Forze dell’Ordine. Lo strumento utile è la perizia di uno specialista, che deve a sua volta ricostruire il sinistro, utilizzando uno strumento particolare meglio conosciuto come ricostruzione cinetica dell’incidente. Con questo tipo di ricostruzione, come il sito prima citato spiega, si può individuare con precisione maggiore, la modalità di svolgimento dell’evento sinistrorso, le cause che hanno scatenato l’evento e le responsabilità.
Sinistri auto e responsabilità
Capire con precisione assoluta chi è il responsabile di un sinistro è una cosa assai particolare. Si inizia sempre dal Codice civile che prevede letteralmente che in caso di scontro tra veicoli la responsabilità iniziale, o meglio quella presunta, è di entrambi al 50%. Presunta perché si può dimostrare il contrario. Infatti nel 90% dei casi è possibile dimostrare la piena o la maggiore responsabilità di una delle due parti. La ricostruzione del sinistro è lo strumento attraverso il quale le Forze dell’Ordine determinano anche cosa accadrà in materia di risarcimento. In base ai rilievi le assicurazioni comprenderanno di chi siano le responsabilità. ed offriranno i risarcimenti proprio alla luce dei rilievi. Va ricordato che ciò che sottolineano le Forze dell’Ordine è solo l’ipotetica ricostruzione della dinamica del sinistro. Chi si sente penalizzato dalla ricostruzione potrà richiedere tutti i verbali delle Forze dell’Ordine, tramite un nulla osta di un Tribunale competente in materia.
Il ricorso e la perizia di un tecnico
Il danneggiato non soddisfatto che pensa ad errori nella dinamica del sinistro per come la hanno impostati gli agenti giunti sul posto, può richiedere perizia ad un tecnico privato o incaricato proprio dal Tribunale. Nella perizia il tecnico arriverà a determinare l’esatta ricostruzione della dinamica e delle cause dell’incidente. In questo caso si parla di ricostruzione cinetica.
Per ricostruzione cinetica dell’incidente si intende la ricostruzione della sua dinamica con individuazione delle sue cause e delle colpe. È il tecnico che tramite la perizia torna all’origine del sinistro perché inizia dalla fase di pre collisione. Vengono analizzati i danni dei due veicoli, la posizione statica del post sinistro, eventuali segni sull’asfalto, il luogo del sinistro e così via.
La posizione statica dei veicoli è uno degli elementi cardine. Il fatto che i veicoli siano rimasti fermi dopo lo scontro fino all’arrivo dei Carabinieri è troppo importante. È dalla posizione che si evince la velocità di entrambi i veicoli, i punti di impatto e così via. La ricostruzione cinetica di un incidente stradale prodotta da un tecnico esperto in materia, è una operazione che ha come finalità quella di individuare l’effettiva dinamica di un incidente.