La Ferrari 296 GTS scrive un nuovo capitolo nel prestigioso libro delle auto sportive del “cavallino rampante” da vivere a cielo aperto. Questa straordinaria vettura a due posti secchi, con motore centrale-posteriore, è l’espressione più recente di una sequenza di vetture aperta dalla F355 Spider e poi proseguita con la 360 Spider e la F430 Spider. Dal punto di vista concettuale ed architettonico, però, si connette maggiormente con le successive 458 Spider, 488 Spider ed F8 Spider, di cui è una sorta di erede.
Come queste ultime si giova di un tetto rigido retrattile (RHT), ma rompe con la continuità stilistica della soluzione applicata alle più recenti V8 scoperte dell’era moderna. Sulla Ferrari 296 GTS, infatti, spunta una sorta di roll-bar ad arco, connesso alla tradizione delle Sport del “cavallino rampante” che disputavano la Targa Florio e la 24 Ore di Le Mans nell’era romantica dell’automobilismo. Sulle già citate 458 Spider, 488 Spider ed F8 Spider questa soluzione di raccordo fra i montanti posteriori non era presente.
Ferrari 296 GTS: stile distintivo
Con il nuovo approccio dialettico, Flavio Manzoni ha conferito all’ultima nata della casa di Maranello una fisionomia stilistica distintiva, oltre che molto gradevole. Più in generale, il team del Centro Stile Ferrari ha ideato un nuovo disegno per il tonneau cover, con un taglio dialettico differente rispetto alle “rosse” scoperte di epoca più recente. Come riferisce la nota ufficiale dell’azienda emiliana, il tema dell’arco rampante è stato rafforzato “grazie a due inedite nervature dorsali che rappresentano la vera novità di design della vettura”.
Da chiusa, poi, la trama delle linee che avvolgono il lunotto posteriore sembra meno rigida e squadrata che sulle progenitrici, con felici ripercussioni sull’impatto visivo. Il padiglione, quindi, è stato trattato al meglio, rendendo la vettura particolarmente gradevole sia in configurazione chiusa che nella veste en plein-air. Per il resto, le geometrie stilistiche sono le stesse della omonima coupé, come del resto avveniva con le realizzazioni precedenti.
Il cuore è quello della coupé
Alla stessa stregua della versione chiusa, anche sulla Ferrari 296 GTS l’energia propulsiva viene garantita da un motore endotermico V6 biturbo da 2992 centimetri cubi di cilindrata, con angolo di 120° fra le bancate, accoppiato a cuore elettrico plug-in (PHEV). Ne deriva una potenza combinata di 830 cavalli a 8000 giri al minuto: una cifra mai vista su una “piccola” della gamma. Molto alta anche la coppia massima, pari a 740 Nm a 6250 giri al minuto.
L’energia viene scaricata a terra, sulle ruote posteriori, con il supporto di un cambio F1 a doppia frizione e otto rapporti. Il quadro prestazionale è al top. Volete alcune cifre? Eccovi serviti: accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.9 secondi, accelerazione da 0 a 200 km/h un 7.6 secondi, velocità massima nell’ordine dei 330 km/h. Il tempo sul giro messo a segno sulla pista di Fiorano è di 1’21″80, con uno svantaggio di soli 8 decimi sulla versione chiusa. Molto incisiva l’azione frenante, testimoniata dai 107 metri richiesti per arrestare la vettura da una velocità di 200 km/h.
Piacere di guida al top
Sulla Ferrari 296 GTS anche il divertimento di guida tocca il vertice, per la finezza del comportamento dinamico dell’auto, che segna nuovi riferimenti nel suo segmento di mercato. La possibilità di gustarne le doti a cielo aperto allarga ulteriormente lo spettro emotivo, consegnando vibranti emozioni all’apparato sensoriale. Per chi non si accontenta, c’è la versione Assetto Fiorano, ancora più specialistica, ma dalla livrea meno elegante. Ai più curiosi diciamo che il tetto rigido retrattile esce o entra in soli in 14 secondi e può essere azionato anche in movimento, fino a 45 km/h.
Le dimensioni della Ferrari 296 GTS sono le seguenti: 4565 millimetri di lunghezza, 1958 millimetri di larghezza, 1191 millimetri di altezza, 2600 millimetri di passo. Il peso a secco è di 1540 chilogrammi, una cifra più alta rispetto alla versione chiusa, che fa segnare un valore di 1470 chilogrammi. A fare la differenza sono gli interventi di irrobustimento strutturale richiesti dalla presenza di un tetto retraibile.