In occasione della firma tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Fiera Milano di un protocollo d’intesa per la lotta alla contraffazione e la tutela del Made in Italy, è stato allestito in uno spazio museale temporaneo del quartiere fieristico di Rho una Ferrari interamente contraffatta. L’obiettivo – si legge in una nota – è di promuovere incontri e sensibilizzare acquisiti sicuri e consapevoli.
Finta Ferrari Dino 196 S 1958 alla Fiera di Rho per evidenziare il problema della contraffazione
L’obiettivo è sollecitare la collaborazione per stimolare la consapevolezza degli strumenti di protezione dei diritti di proprietà intellettuale. Un’intesa che si manifesta pure nella cooperazione sulle procedure doganali e in un servizio d’informativa. Le imprese otterranno delucidazioni su norme, semplificazioni e agevolazioni previste dal testo normativo italiano in materia. Nel mentre, sarà favorita la corretta circolazione delle merci in occasione degli scambi internazionali.
Secondo le rilevazioni di Indicam, il volumi d’affari della contraffazione in Italia supera la soglia dei 12 miliardi di euro, per un danno di 935 milioni alle aziende e di oltre 10 miliardi all’erario. Al fine di richiamare l’interesse su un problema quantomai attuale, il Centro servizi di Fiera Milano a Rho si è servito di una vettura “sotto mentite spoglie”.
La scelta è ricaduta su una grossolana riproduzione di una Ferrari Dino 196 S del 1958 di colore giallo. Basta prestare un minimo di attenzione ai dettagli per comprendere quanto sia scadente. Tra il volante, i sedili, la strumentazione e gli interni non si salva niente. Le varie componenti del veicolo non sono confermi, le dimensioni (passo, lunghezza e altezza) differiscono dall’originale, così come i materiali adottati. Le parti coinvolte nell’iniziativa la ritengono una via per porre in luce l’importanza di preservare la proprietà industriale nel corso delle esposizioni fieristiche.
È atteso un provvedimento dal punto di vista legislativo: un disegno di legge già approvato dal Consiglio dei ministri attende l’iter parlamentare. Intanto, il Cfi ha inaugurato un progetto che prevede uno scambio informativo diretto sui servizi che il ministero per lo Sviluppo Economico concede contro tale pratica. La finta Ferrari Dino 196 S prova a catturare l’interesse della comunità, affinché si ponga fine alla piaga una volta per tutte.