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Museo delle auto della Polizia: tante Alfa Romeo in vetrina

Imperdibile, per gli appassionati del “biscione”, una visita alla collezione dei mezzi usati dagli agenti nel corso della storia.

Museo delle auto della polizia
Screen shot video Ministero dell'Interno (Fonte: Rainews24)

Le auto della Polizia di Stato, a volte, hanno un fascino particolare, ed entrano nel cuore della gente. Anche se le ammiraglie della flotta sono le Lamborghini Huracan e Gallardo, insieme alla storica Ferrari 250 GT 2+2, il marchio che più di ogni altro si è fissato nell’immaginario collettivo, per questa connessione, è senz’altro Alfa Romeo.

I modelli del “biscione” sembrano i naturali alleati dell’azione degli uomini delle forze dell’ordine. Un po’ per un fatto storico, un po’ per il tributo fornito alla causa dal mondo del cinema, quando si pensa ad un’auto in divisa la mente corre con estrema naturalezza alle opere della casa milanese.

Gli appassionati possono vivere un tuffo fra le pantere, le volanti ed altre vetture di servizio, nel museo delle auto della Polizia di Stato. Qui troveranno anche delle moto, ma per gli amanti delle quattro ruote le attrazioni sono altre. In un padiglione dell’ex Fiera di Roma, in via dell’Arcadia 20, vengono offerte alla visione degli ospiti una settantina di mezzi utilizzati dagli agenti, dagli anni ’30 ad oggi. Uno spaccato di storia italiana, tutto da gustare.

Museo della auto della Polizia: tanti mezzi e cimeli

Insieme alle auto e alla moto, anche gli scooter, le bici ed altro ancora. La parte del leone, come dicevamo, la fanno le gloriose Alfa Romeo della Squadra Mobile, che si concedono in tutto il loro splendore in questa cornice espositiva. Sono auto in perfetto stato, godibili nei dettagli. Rappresentano diversi periodi storici e, in un certo senso, riflettono anche l’evoluzione della società italiana.

Come si legge nel sito ufficiale della Polizia di Stato, “ammirare da vicino questi meravigliosi mezzi e scoprire nei particolari le caratteristiche che li contraddistinguono riporta indietro nel tempo“. Splendide le Alfa Romeo dei film polizieschi degli anni ’70. Il museo può essere visitato dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13. Per informazioni e prenotazioni chiamare il numero telefonico 06/5141861 o inviare una mail all’indirizzo: museoautopolizia@interno.it. Davvero contenuto il prezzo del biglietto, ampiamente ripagato dal fascino dei modelli in mostra.

Alcuni “biscioni” col lampeggiante entrati nella storia

Mi piace ricordare, fra le auto in divisa, l’Alfa Romeo 1900, che fece fare un salto di qualità alla flotta. Affidabile e prestante nelle sue versioni più spinte, questa vettura si offriva allo sguardo con forme leziose e muscolari. Il colore nero scelto per la sua carrozzeria la faceva sembrare una Pantera, pronta a divorare l’asfalto. Ecco l’etimologia del termine.

Il modello si impose all’attenzione del pubblico per le sue credenziali ed anche per il fatto di essere stata la prima auto della casa milanese prodotta in serie su una catena di montaggio. La prima con monoscocca. Una creatura innovativa, quindi, sotto molti punti di vista, che non sfuggì all’attenzione dei vertici delle forze dell’ordine.

Di notevole fascino anche l’Alfa Romeo 2600 Sprint, usata per alcuni anni dalla Polizia Stradale, che ebbe modo di apprezzare l’energia del suo motore a 6 cilindri in linea da 2584 centimetri cubi, con 145 cavalli di potenza massima al servizio dell’azione. Diversi gli inseguimenti messi a segno contando sulla sua forza dinamica. Fra le Alfa Romeo in divisa, però, il modello che viene in modo più spontaneo in mente è la Giulia, la vecchia Giulia, non soltanto per le innumerevoli comparse nel piccolo schermo. Quella è la volante forse più celebre di tutti i tempi.

Fonte | Polizia di Stato

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