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Alfa Romeo: svolta importante per il Centro tecnico di Arese

Per il Centro tecnico di Arese arriva una svolta importante con il provvedimento del ministero della Cultura e della Commissione regionale.

Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese
Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese, Foto Stefano Suriano

La battaglia in corso per garantire la sopravvivenza al Centro tecnico Alfa Romeo di Arese giunge a una svolta significativa. Difatti, il ministero della Cultura e della Commissione regionale ha emanato il provvedimento per il patrimonio culturale con cui il Palazzo Gardella, tra i pochi edifici ancora in piedi del grande polo produttivo, è stato dichiarato di considerevole interesse culturale.

Di conseguenza, sulla base dell’art. 10 del Codice dei beni culturali, è necessario sottoporlo a tutte le disposizioni di tutela insite nel Codice dei beni culturali. Il provvedimento è dettato dal fatto che l’edificio rappresenta uno dei maggiori contributi all’architettura del terziario in Italia, assumendo un peso simbolico notevole per Alfa Romeo e il complesso di Arese.

Alfa Romeo, Palazzo Gardella: scongiurato il rischio abbattimento

Alfa Romeo logo

Il valore aggiunto di Palazzo Gardella è di essere rimasto, insieme con il vicino Centro direzionale (già protetto nel 2011), l’unico lascito di una parte rilevante della storia industriale non solo del Costruttore meneghino, ma dell’Italia intera, dati i risvolti sociali, culturali, politici e sindacali comportati dalla sua esistenza.

Presso gli uffici si sono progettati esemplari di spessore, ma hanno pure tenuto banco argomenti essenziali per l’economia nazionale e affrontato fasi drammatiche negli anni del terrorismo di matrice politica.

Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese
Centro Tecnico Alfa Romeo di Arese

Dunque, il ministero della Cultura ha salvaguardato Palazzo Gardella dal rischio di abbattimento. Questo, però, deve trattarsi del primo passo, perché comunque regnano incertezze sull’edificio. In merito alla struttura erano emerse delle ipotesi di ogni tipo in passato. Ad esempio, si era parlato di uno Skidome, ovvero di una pista di sci indoor nello stile di quella prevista a Dubai e di altri impieghi commerciali dell’area. Attualmente si pensa ad altre possibili infrastrutture sportive, tuttavia il compito di assumere eventuali iniziative è compito della proprietà privata.

Voce in capitolo lo avranno altresì le tante pubbliche amministrazioni coinvolte a partire dalla Città metropolitana e dal Comune di Arese. Comunque vada, come recita il provvedimento, in merito alle molte strategie di intervento per la riconversione e il pieno utilizzo dell’edifico, nessuno scenario è escluso. Le parti interpellate si riservano il diritto di valutare qualsiasi intervento, in linea con le direttive del Codice dei beni culturali.

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