RM Sotheby’s sta proponendo in una vendita privata a Padova un esemplare dell’unico prototipo da corsa di Ferrari costruito negli ultimi 50 anni. Stiamo parlando di una Ferrari 333 SP del 1999. Si tratta dell’evoluzione della serie P di grande successo degli anni ‘60 e dei primi anni ‘70, che includeva le 250P, 275P, 330 P2, 330 P4 e 312 PB, tutte vincitrici del campionato del mondo.
È stata progettata in collaborazione con Dallara e Michelotto. Questo esemplare fa parte del ciclo di produzione finale delle 333 SP costruite da Michelotto. Il telaio 032 è stato dotato di tutti gli aggiornamenti Evo e inoltre vanta la certificazione Ferrari Classiche che testimonia la presenza del motore originale.
Ferrari 333 SP: RM Sotheby’s sta proponendo un esemplare in una vendita privata
La storia della casa automobilistica di Maranello si fonda su un’eredità sportiva ricca di successi. Le gesta della Scuderia Ferrari in Formula 1 sono semplicemente impareggiabili. Oltre ad essere il team più anziano della massima competizione automobilistica, è anche quello di maggior successo.
Al momento della sua presentazione ufficiale verso la fine del 1993, la Ferrari 333 SP ha rappresentato per la scuderia di Maranello un significativo ritorno al motorsport al di fuori dei Gran Premi.
Dopo un’assenza di 20 anni, il ritorno alle corse di auto sportive era partito. Il team aveva partecipato per l’ultima volta con la 312 PB. Quest’ultima permise al cavallino rampante di portarsi a casa un campionato mondiale nel 1972. Tuttavia, l’interesse per le corse era diminuito. L’anno successivo, il produttore aveva ritirato la sua presenza nella classe Prototype per concentrarsi esclusivamente sulla F1.
La 333 SP è stata inizialmente concepita in risposta al nuovo regolamento per il campionato IMSA GT, introdotto nel 1994. Per volere del pilota Giampiero Moretti e dell’allora CEO di Ferrari Nord America Gianluigi Longinotti-Buitoni, Ferrari iniziò a lavorare su un’auto destinata a competere nella classe WSC per la stagione 1994.
Per questa vettura, lo storico brand modenese ha adottato un approccio collaborativo per svilupparla. Come detto ad inizio articolo, il brand ha lavorato a fianco di Dallara e Michelotto, con la prima responsabile della ricerca aerodinamica e la seconda responsabile principalmente dell’assemblaggio delle componenti. Tutti i 41 esemplari furono costruiti da Dallara e Michelotto.
La vettura è stata costruita attorno a un telaio in fibra di carbonio con fondo piatto, attingendo dall’esperienza sia di Dallara che di Ferrari in Formula 1. Utilizzava delle sospensioni tradizionali a doppio braccio oscillante con molle elicoidali. Sotto il cofano della 333 SP venne invece installato il motore V12 F310E da 4 litri.
Il ritorno di Ferrari alle corse di auto sportive ebbe immediatamente successo, portandosi a casa cinque vittorie su sette round IMSA disputati nel ‘94. L’anno successivo, la vettura vinse la 12 Ore di Sebring e si portò a casa sia il titolo IMSA piloti che quello costruttori. Al momento della sua ultima gara ufficiale nel 2002, la Ferrari 333 SP aveva partecipato a oltre 350 gare, vincendone oltre 50 e ottenendo 12 campionati.