Sentiva, evidentemente, di avere un conto in sospeso Kimi Raikkonen con la Nascar. Tutti gli appassionati del motorsport se lo ricorderanno senz’altro nella competizione statunitense. Mica capita così di frequente di assistere a un campione iridato di Formula 1 compiere il salto. Ma al di là di ciò i più rammenteranno senz’altro il singolare team radio di undici anni fa.
Kimi Raikkonen di nuovo nella Nascar: l’annuncio ufficiale
Correva il 2011 e il Circus aveva fatto tappa a Charlotte. La gara di Kimi Raikkonen non fu propriamente esaltante, anzi. L’ex pilota della Ferrari chiuse in 27esima posizione, senza mai essere in grado di puntare ai primi posti. Eppure, il famigerato caratterino del driver venne fuori. In pieno stile Kimi, al team lanciò un memorabile messaggio. Cosa disse? Beh, che era una macchina di “m…”. Non girava, spiegò poi. Della serie “il lupo perde il pelo, ma non il vizio”. Allora aveva corso nella Xfinity e in Truck Series, ovvero nella seconda e nella terza divisione della categoria.
Quei fan della Nascar che ancora non conoscevano il temperamento di Ice Man impiegarono pochi secondi per capire di quale pasta fosse fatto. Chissà se andrà in scena un episodio del genere in futuro. Forse sì perché – e arriviamo alla notizia – Raikkonen farà capolino sul circuito il 21 agosto a Watkins Glen, sulla Chevrolet Camaro ZL1 #91 del team Trackhouse. A quasi 43 anni (li compirà il prossimo 17 ottobre) esordirà nella Cup Series, cioè nella classe principale.
Ai microfoni Raikkonen ha sottolineato come non fosse in programma.A chi gli chiedeva quali programmi avesse, lo scorso autunno diede ad Abu Dhabi una risposta memorabile: si ritirava per non avere programmi. E ora prosegue la spiegazione a proposito della esperienza alle porte. Justin lo ha raggiunto a casa sua in Svizzera e lo ha convinto su quanto fosse serio nel dare vita a uno show di prim’ordine.
Pensa sarà divertente, ma allo stesso tempo non intende fare da semplice comparsa. Prenderà molto sul serio l’impegno e cercherà di offrire la migliore performance possibile. È consapevole della competitività della Nascar Cup Series e può assicurarlo: sarà una grande sfida!