Sergio Perez della Red Bull vince il GP di Monaco, semplicemente folle. Anziché i 78 giri previsti, la corsa è terminata per sopraggiunto tempo limite. L’ora di ritardo accumulata ancor prima di scendere in pista a causa della forte pioggia e l’incidente di Mick Schumacher hanno impedito di rispettare i piani originali. Il messicano della Red Bull si aggiudica il suo primo Grand Prix del campionato 2022 di Formula 1, davanti a Sainz, Verstappen e Leclerc. Completano, nell’ordine, la Top 10 Russell, Norris, Alonso, Hamilton, Ocon e Bottas. L’altro alfista, Guanyu Zhou, chiude la gara con un’incolore 16esima posizione. Verstappen conferma la leadership generale, ora a +9 su Leclerc (125 a 116). Rispetto alle premesse iniziali si tratta dell’ennesima delusione per il team di Mattia Binotto, incapace di sfruttare la prima fila tutta rossa. Si tornerà a correre il 12 giugno a Baku per il Gran Premio dell’Azerbaijan.
Inizialmente in programma alle ore 15, il GP di Montecarlo slitta per via delle condizioni meteo. La pioggia torrenziale non concede un attimo di tregua, tanto da far sventolare la bandiera rossa dopo il primo giro di ricognizione. In attesa che diminuisca, i partecipanti rimangono presso la corsia box. I minuti sembrano passare lentissimi, ma finalmente l’acquazzone diminuisce e i driver rientrano negli abitacoli. Si attende il giro di formazione dietro alla Safety Car, che inizia alle 16.05.
Formula 1, GP di Monaco: niente riscatto Ferrari
Subito problemi per Latifi e Stroll, i quali rischiano il tocco sulle barriere. Latifi si appoggia al guard rail alla curva del Grand Hotel. Entrambi effettuano il pit stop, idem Gasly, ai box per il cambio gomme. Allo scattare del semaforo verde Leclerc mantiene il comando della gara, seguito da Sainz, Perez e Verstappen. Il 24enne della Rossa a momenti combina un pasticcio in accelerazione. Al giro numero 6 le monoposto Ferrari dettano legge. Intanto, Gasly, l’unico a montare le intermedie, gira 4 secondi più veloce di tutti gli altri, con le full wet. La coraggiosa strategia dà gli effetti sperati e, perciò, decidono di fare altrettanto Latifi, Schumacher, Stroll, Tsunoda e Vettel.
La freccia d’argento Russell va lungo in seguito al tunnel e lascia sfilare la McLaren di Norris. Favorito dalle gomme, alla tredicesima tornata Gasly mette la freccia su Zhou alla staccata del Mirabeau e in trazione nella zona delle Piscine infila Ricciardo. Mentre il circuito si sta asciugando il francese ha il passo migliore. Al giro 15 la Mercedes di Hamilton monta le intermedie e sta davanti a Gasly. I prossimi che adottano le “medium” sono Perez, Norris, Leclerc e Verstappen. Gli ultimi due compiono la stessa mossa nello stesso giro, il diciannovesimo. Dunque, ora Sainz amministra le operazioni, precedendo Perez, Leclerc e Verstappen.
Alla tornata 22 la scuderia di Maranello effettua una doppia sosta per servirsi delle slick dure. A stretto giro rispondono le Red Bull con le asciutte e la classifica ne viene rivoluzionata: ora l’ordine è Perez, Sainz, Verstappen e Leclerc. Termina anzitempo il GP di Monaco di Mick Schumacher: incidente per il tedesco figlio d’arte, che fortunatamente sta bene. Interviene la Safety Car ed è bandiera rossa. I piloti sono in corsia box per permettere la rimozione della vettura e i detriti in pista.
Perez è in testa su Sainz, che precede Verstappen, a sua volta marcato da Leclerc. Poi Russell, Norris, Alonso e Hamilton. Intanto, la direzione di gara commina 5 secondi di penalità a Ocon per un contatto con Hamilton. Il quartetto di testa mantiene le posizioni, racchiusi in appena 4 secondi al giro 39.
Date le interruzioni, il GP di Monaco non riuscirà a completare i 78 giri previsti e il conteggio orario decreterà la fine della corsa. Quando mancano 18 minuti Sainz va lungo in fondo al tunnel e Verstappen lo avvicina. Lo spagnolo conserva comunque la posizione e poco più avanti tallona Perez, sebbene superarlo appaia complicato. Il ferrarista tiene il fiato sul collo del messicano della Red Bull, ma non c’è spazio. E finisce così anche la gara.