Presso lo stabilimento Stellantis di Pratola Serra si produrrà, a partire dal 2024, anche per Toyota. L’asse industriale con la Sevel di Val di Sangro ad Atessa permetterà di rafforzare e consolidare la capacità produttiva dell’impianto irpino. In futuro verrà adibito alla realizzazione di propulsori per veicoli commerciali, a seguito del recente accordo sottoscritto dal gruppo italo francese, nato dalla fusione tra FCA e PSA, e Toyota Motor Europe.
Stellantis Pratola Serra, l’ampliamento della collaborazione si tradurrà in maggiori certezze per i dipendenti e l’indotto
Lo scorso 30 maggio i due colossi dell’industria automotive hanno siglato un impegno che amplia l’esistente sinergia nel comparto dei mezzi da lavoro. Entro due anni sarà costruito in Italia e in Polonia un modello di dimensioni generose, pure nella versione elettrica. Considerando sia i dipendenti sia l’indotto, circa 2 mila lavoratori di Pratola Serra hanno motivo di guardare ottimisti al futuro, hanno osservato le organizzazioni sindacali.
Nella struttura avellinese ha avuto luogo una riunione ai massimi livelli per mettere nero su bianco a un Contratto di solidarietà difensivo dal 4 luglio al 31 dicembre 2022. Lo strumento di integrazione salariale permette la salvaguardia dell’occupazione, tramite una riduzione dell’orario di lavoro, senza la perdita totale della retribuzione del prestatore d’opera.
Il summit ha dato la possibilità di fare il punto della situazione sulle prospettive nel medio e lungo periodo. Il confronto è servito ad accertare le reali volontà di messa in atto del programma industriale che condurrà nel 2024 all’introduzione del nuovo motore 2.2 euro 7, unico nel panorama internazionale per i veicoli commerciali. Ciò – ha spiegato Giuseppe Zaolino, segretario della Fismic – consentirà ai circa 1.700 dipendenti del conglomerato di Pratola Serra di guardare all’avvenire con maggiori certezze.
Nella fattispecie, all’esclusiva fabbricazione per i veicoli commerciali ad Atessa in Val di Sangro, oltre 300 mila, si aggiungeranno quelli per la nipponica Toyota. Le rappresentanze territoriali di Fismic, Fim, Uilm, Uglm e Acqf per la provincia di Avellino hanno giudicato la firma come il via una nuova fase. Di sicuro, è una notizia positiva, capace di trasmettere fiducia e di creare le condizioni per una ripartenza produttiva e occupazionale.