Si avvicina a passo spedito il debutto in società della nuova Ferrari Purosangue, che segna l’ingresso del marchio del “cavallino rampante” nel comparto dei SUV. Alcune indiscrezioni, tutte da verificare, parlano di un possibile lancio a dicembre, in una celebre località sciistica della Svizzera, ma le linee e le caratteristiche tecniche del modello, verosimilmente, si conosceranno prima.
Gli appassionati che fino ad oggi hanno alimentato il mito di Maranello, inorridiscono al cospetto di un modello così eretico e blasfemo rispetto alla tradizione, ma ormai il dado è tratto. Gli argomenti finanziari e di mercato hanno prevalso sul resto. Forse è il segno dei tempi, ma non è una cosa che entusiasma chi ha visto crescere la propria passione con modelli completamente differenti da questo.
Un dato è certo: la Ferrari Purosangue sarà un SUV diverso da tutti gli altri e con caratteristiche molto specifiche. Ecco perché in Emilia Romagna preferiscono parlare di FUV (acronimo di Ferrari Utility Vehicle): un modo per mettere in evidenza la sua unicità.
Il modello non nascerà da piattaforme condivise con vetture molto più “popolari”, avrà una tecnologia corsaiola, un motore da hypercar, tanta cura per gli aspetti emotivi, un comportamento stradale da auto sportiva, grande attenzione per la veste aerodinamica. Insomma, per farla breve, al di là delle architetture, cercherà di essere quanto più simile a una “rossa” convenzionale, pur se con un baricentro alto e con un peso superiore. Due caratteristiche, queste ultime, che però si sposano male col concetto di sportività, nella dimensione più pura, quantomeno sul piano filosofico.
Una “rossa” a ruote alte non si era mai vista
Il look, per quanto agile a muscolare, sarà cosa ben diversa, anche in termini di coinvolgimento sensoriale, rispetto a quello inebriante delle berlinette che hanno fatto sognare milioni di persone, a tutte le latitudini. Nel suo ambito, tuttavia, la Ferrari Purosangue sarà la creatura più emozionante ed appagante.
Questa vettura, di cui (qualche tempo fa) sono scappate in rete un paio di immagini carpite in fabbrica (seguite da un teaser ufficiale), nascerà su un’architettura modulare in alluminio, per contenere l’ascesa della masse. Alla sua agilità concorrerà l’asse posteriore sterzante, preso dalla gamma moderna del “cavallino rampante” ed adattato alle specifiche del modello. Unico, nel panorama dei SUV (e più in generale del comparto automobilistico), il suo motore V12 aspirato da 6.5 litri, con 820 cavalli all’attivo. Nessun SUV può vantare un cuore così raffinato sotto il cofano anteriore.
Si tratta di un’unità propulsiva straordinaria, fortemente imparentata con quella della 812 Competizione e della Daytona SP3, giusto per rendere l’idea. Facile intuire il suo temperamento, degno di un’auto da corsa. Le scariche di adrenalina, su questo fronte, saranno assicurate, anche in termini di musicalità meccaniche, grazie ad un sound da antologia.
Tanta potenza verrà scaricata a terra con l’ausilio di un cambio ad 8 marce a doppia frizione, disposto al retrotreno, secondo lo schema Transaxle, per un migliore bilanciamento dei pesi. La trazione, ovviamente, sarà integrale. Anche se la cifra letta alla bilancia sarà dell’ordine delle due tonnellate, si può immaginare un’accelerazione da 0 a 100 km/h nel dintorni dei 3 secondi o forse anche giù di lì. La velocità massima dovrebbe superare di slancio i 300 km/h.
Ferrari Purosangue: SUV senza rivali
Il prezzo, secondo accreditate voci, dovrebbe attestarsi attorno ai 350 mila euro. Una cifra simile a quella della Rolls-Royce Cullinan e nettamente superiore a quella della Lamborghini Urus e della Bentley Bentayga. Rispetto ai tre modelli prima menzionati, la “rossa” promette un coinvolgimento emotivo ben maggiore. La più vicina alla Ferrari Purosangue, come spirito, è la creatura della casa di Sant’Agata Bolognese, ma questa si deve “accontentare” di 650 cavalli. Dispone inoltre di un meno raffinato motore V8 biturbo da 4.0 litri.
Per di più quella del “toro” è una proposta che nasce da una piattaforma condivisa con Audi Q7 e Q8, Porsche Cayenne e Volkswagen Touareg. Anche le sonorità meccaniche sono meno entusiasmanti rispetto a quelle espresse dall’opera di Maranello. Già questo basta a capire come la Ferrari Purosangue, al momento del debutto, non avrà delle vere rivali. Dove gli altri si avvicineranno per prezzo, il suo vantaggio sarà sul piano prestazionale e dinamico. Dove gli altri si avvicineranno per approccio sportivo, si troveranno indietro per tenore delle performance, per carattere espressivo e per esclusività.
Il ragionamento vale anche per l’Aston Martin DBX, il cui V8 biturbo supera i 700 cavalli di potenza massima. Pur così, sarà un’auto più lenta, decisamente più “accessibile” e meno incisiva e rombante della creatura del “cavallino rampante”. Non potrà essere paragonata alla Ferrari Purosangue nemmeno la Lotus Eletre, già in virtù della sua motorizzazione elettrica da 612 cavalli. Anche il SUV di Maranello, secondo alcune indiscrezioni, avrà in futuro un cuore a batteria, ma di ben altra tempra.