Un video mostra la nuova opera fatta in casa dai ragazzi del canale YouTube NHET TV: una replica della Ferrari LaFerrari. Le immagini si riferiscono alla realizzazione dello stampo, che ha richiesto 40 giorni completi di lavoro. Per farlo, è stata utilizzata della argilla. Protagonisti dell’impresa alcuni ragazzi del Vietnam, residenti in una zona di campagna, dove passano il tempo a costruire riproduzioni di hypercar famose.
Qualche tempo fa era toccato alla Bugatti Chiron. Oggi, con un livello di approssimazione minore, è il turno della Ferrari LaFerrari. Nello spazio web dove illustrano le diverse fasi del loro lavoro, questi artigiani chiedono a chi può dare dei suggerimenti, di farlo. Facile immaginare un processo di sviluppo molto lungo, per farne un modello quanto più fedele, sul piano estetico, al capolavoro di Maranello. Come potete vedere, la replica sta nascendo a mano, facendo appello a tecniche costruttive molto tradizionali.
Ci si interroga sul senso di tutto questo. Per quel che mi riguarda, le repliche, al di fuori dei canali ufficiali, sono un’eresia, da condannare senza appello. Qualcuno potrebbe vederle come uno sfogo della passione, ma a mio avviso non c’è ragione che tenga: simili lavori offendono la storia e i valori nobili dei modelli originali e dei marchi che li firmano. Per questo, qui, mi sono limitato ad una narrazione breve e fredda del video in coda al post, guardando il quale scoprirete molti più dettagli sul lavoro compiuto da ragazzi orientali. Oggetto del tentativo di imitazione formale, come dicevo, è stata la Ferrari LaFerrari.
Ferrari LaFerrari: ecco quella vera
Questa meravigliosa sportiva, nella versione originale, ha scritto l’atto più recente di quel filone di auto da sogno partito nel 1984 con la GTO e poi andato avanti con le F40, F50 ed Enzo, di cui è discendente ideale. Rispetto alle altre è molto più prestazionale, non solo perché più recente, ma anche in virtù del superiore pacchetto tecnologico e aerodinamico. Telaio e carrozzeria della regina delle “rosse” moderne fanno ampio sfoggio di materiali compositi, per ridurre il peso ed aumentare la robustezza strutturale. Molto accurato lo studio dei flussi, che si traduce in alti livelli di deportanza, ottenuti senza sporcare le linee, fluide e pure più di quelle di tante altre hypercar.
Il colpo d’occhio è pazzesco. LaFerrari sembra un’astronave, una scultura futuristica non strettamente connessa agli stilemi del marchio, pur se immediatamente riconoscibile. Miracoli che solo dalle parti di Maranello sanno fare. Il merito del suo stile, emozionante e senza tempo, va ascritto all’estro creativo del designer Flavio Manzoni, capo del centro stile interno della casa del “cavallino rampante”.
Sublime il suo cuore. Questa opera d’arte emiliana gode della spinta di un sistema ibrido. La parte del leone, anche in termini di appagamento sensoriale, la fa il motore endotermico V12 aspirato da 6262 centimetri cubi di cilindrata, che eroga una potenza massima di 800 cavalli a 9000 giri al minuto. Altri 163 cavalli vengono aggiunti al pacchetto energetico dal propulsore elettrico, per una potenza combinata di 963 cavalli. Questi purosangue di razza si scatenano in modo inebriante, con prestazioni di riferimento nel suo periodo storico: accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi, da 0 a 200 km/h in meno di 7 secondi, da 0 a 300 km/h in 15 secondi. La velocità massima si spinge oltre il territorio dei 350 km/h.
Per anni la Ferrari LaFerrari è stata la “rossa” stradale più prestazionale mai prodotta ed anche oggi i suoi numeri sono da brivido. Le musicalità meccaniche, poi, sono stupefacenti, imprimendo le loro note nell’apparato sensoriale di chi le vive dall’abitacolo e di chi le ascolta dall’esterno. Qualcosa di inebriante: impossibile descrivere a parole tutto ciò. Questa hypercar è magia allo stato puro, è un capolavoro assoluto, con un cuore e con un’anima, unici ed inimitabili. Anche per questo le repliche vanno censurate e non hanno diritto di cittadinanza.