La nuova divisione Stellantis dedicata ai veicoli commerciali leggeri Fiat, Peugeot, Opel e Citroen mira a cementare la quota di mercato di oltre il 50 per cento. Anche con gli elettrici, di qualsiasi dimensione e senza scendere a compromessi. Il professionista occupa un ruolo centrale nella strategia adottata.
Lungo la nostra penisola ha sempre dominato Fiat Professional, ora provvista di una divisione LCV Stellantis che inserisce i suoi vari marchi nella gestione comune, secondo le logiche di ciascuno, da amalgamare al meglio sfruttando il bagaglio industriale e tecnologico interno. In numeri, si parla di 1,8 milioni di veicoli commerciali immatricolati nel 2021.
Il conglomerato italo francese, nato dalla fusione tra FCA e PSA, gode della supremazia sia in Europa sia nel Sud America, con una market share italiana di poco superiore la metà, consolidata. Il proposito è di raggiungere gli stessi risultati pure nel comparto elettrico. Sebbene al momento costituisca un settore di nicchia (pari al 2 per cento nel Belpaese), la Casa prende spazio su ogni versante con esigenze particolari nel corso del 2022.
Stellantis accelera sui veicoli commerciali a zero emissioni per un’offerta completa
Tra le novità annunciate per il network una cura maniacale delle esigenze dei clienti, sotto forma di pacchetti accessori e promo dedicate ai singoli brand. Benché qualcuno creda sia un concetto ormai non più così attuale, i rapporti umani incidono in misura cruciale sul successo. Dalla fabbrica fino all’allestitore finale, qualora serva, il legame tocca tutta l’azienda. L’ambizione di Stellantis è di conseguire la leadership nel mercato dei commerciali sulla scena internazionale, verso il 2030, dove sono in programma 26 nuovi lanci e offerte elettriche.
Il direttore Italia della business unit LCV, Gianluca Zampese, ha sottolineato come l’obiettivo sia sempre di migliorare con soluzioni e servizi innovativi, nel segno del processo tecnologico e della mobilità a zero emissioni.
Scendendo nei dettagli, la quota elettrica Stellantis è salita a oltre il 40 per cento durante il primo trimestre 2022. Da parte del pubblico di riferimento è forte l’interesse dimostrato per i veicoli trasformati. Di conseguenza, si stanno adoperando con gli allestitori al fine di sviluppare soluzioni adatte ai mezzi elettrici, ha concluso Zampese.