A partire da luglio lo stabilimento di Mirafiori avrà un nuovo responsabile. Il (cog)nome dovrebbe suonare familiare. Difatti, col prossimo mese il numero uno della grande fabbrica piemontese, nato dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot Groupe, sarà Giuseppe Figliuolo. Per lui si tratta di un nuovo ruolo nel gruppo industriale, dove si è già saputo costruire un’immagine rispettabile. In precedenza, è stato, nello specifico, a capo dell’impianto di Cassino, dove, sulla piattaforma Giorgio, si producono i suv Grecale di Maserati e le berline di Alfa Romeo Giulia e Stelvio.
Mirafiorl: chi è Giuseppe Figliuolo, il nuovo capo dello stabilimento
Proprio Cassino è stato (ed è) protagonista delle ultime settimane, con grossi cambiamenti in programma, ma anche le continue rettifiche della compagnia, dettate dai problemi di approvvigionamento. Presso la struttura aziendale le notizie sono all’ordine del giorno, principalmente per via della carenza dei semiconduttori. Una questione fortemente avvertita dall’intera industria date le contingenze esterne.
A ogni modo, il manager lucano sarà focalizzato su Mirafiori, in una città, Torino, dove, oltre alle Maserati e alla 500 elettrica, le quali viaggiano verso 100 mila pezzi, riabbraccerà il fratello, il generale Francesco Figliuolo. Chi sia ormai pure il grande pubblico ne è ben a conoscenza, dato il contributo apportato durante la fase più delicata dell’emergenza sanitaria da Coronavirus, i bandi per le forniture di dispositivi di protezione e la distribuzione dei vaccini. Il generale Figliuolo risiede da tempo ai piedi della Mole Antonelliana con la moglie Enza e i figli.
Laureato in ingegneria, Giuseppe Figliuolo ha contributo alla nascita dello stabilimento di Jeep nello Stato di Pernambuco, quello tecnologicamente più evoluto e sostenibile dell’intera America Latina. L’esperienza gli ha permesso di misurarsi non solo con un polo d’avanguardia, ma con il più evoluto ed efficiente centro World Class Manufacturing della realtà imprenditoriale.
Ancora prima aveva assolto alla funzione di responsabile del reparto verniciatura a Cassino, per poi tornarci nel 2017. Chi lo conosce sostiene sia un direttore di carattere, pronto a portare avanti le proprie idee anche in circostanze complicate. Un uomo dal polso di ferro, dote essenziale per farsi largo nell’organigramma del conglomerato italo francese.