Non un inizio da incorniciare quello di Fiat Chrysler sulla borsa di Wall Street, ma Sergio Marchionne con l’acquisto di azioni della società fa capire di non essere preoccupato dall’andamento di FCA, reputato dagli esperti assolutamente nella norma.
Se ogni giorno in Italia, a Piazza Affari, vengono negoziate in media 19 milioni di azioni Fiat Chrysler (considerando il periodo dal debutto della seconda settimana di ottobre in poi), per Wall Street si parla di cifre strettamente minori, pari ad appena 2,5 milioni.
Il gap notevole, tuttavia, non è reputato affatto un fenomeno strano dagli esperti del settore, dal momento che a Milano il titolo Fiat è da sempre uno dei principali sulla borsa, mentre a New York si tratta di una società esordiente ancora poco considerata dagli azionisti USA.
A testimonianza di dati assolutamente normali per Fiat Chrysler sulla borsa di Wall Street, c’è la notizia giunta nei giorni scorsi riguardo l’acquisto di azioni FCA da parte dell’amministratore delegato della società stessa, Sergio Marchionne, che ha così optato per un “auto-investimento” da 335.745 azioni, che equivalgono ad un controvalore totale di 2,6 milioni di euro, cifre che risulta difficile non prendere in considerazione, nonostante rappresentino una parte molto ridotta del capitale dell’ad FCA.
Gli analisti, infatti, hanno reputato simbolico il gesto di Sergio Marchionne, ma allo stesso tempo molto importante perché dimostra la fiducia dell’ad nella società Fiat Chrysler.
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