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Fiat: in un Paese inizia il pagamento del TFR dei lavoratori in esubero

A seguito dell’accordo sottoscritto con le parti sociali, Fiat Chrysler Automobiles inizia il pagamento dei TFR per i lavoratori in esubero.

Sede FCA

Fiat Chrysler Automobiles (Fca) ha emesso un’ingiunzione agli istituti bancari per la corresponsione del Trattamento di Fine Rapporto ai dipendenti serbi. Il colosso dei motori, confluito, insieme a Peugeot Groupe, in Stellantis, ha messo sul piatto 790 euro all’anno di servizio in Fiat e 500 euro in Fiat Plastics. Tale cifra è frutto dei negoziati intrattenuti con il Presidente Aleksandar Vucic. A darne l’annuncio è stato lo stesso governo serbo, attraverso una nota ufficiale.

Fiat: comincia a corrispondere il TFR per il personale in uscita

FCA Serbia
FCA Serbia

Il documento siglato da Fiat prevede che l’azienda inizierà a versare il TFR sulla base Programma esuberi, adottato e pubblicato lo scorso 21 giugno. Il datore di lavoro comincerà a riconoscere l’indennità di fine rapporto per un importo di 790 euro per ciascun anno intero di servizio alla corte del Lingotto o se il prestatore d’opera ha maturato un periodo di attività presso presso “Zastava Vozila Group AD Kragujevac”, “Zastava Automobili AD Kragujevac”, nel cui caso è accordato un Trattamento di Fine rapporto di 500 euro per ciascun anno intero di servizio.

Secondo la nota diramata agli organi di informazione, Fiat Chrysler Automobiles fornirà maggiori istruzioni alle banche commerciali sul come pagare il TFR ai membri del personale. La somma pattuita andrà ai 492 lavoratori Fiat di Kragujevac che non sono interessati ad andare in Slovacchia e sono fuori dalla compagnia, come ha riferito all’agenzia Beta un membro della squadra di Zoran Miljkovic.

Fca Serbia

Inoltre, dopo la riunione alla presidenza della Serbia, in cui i lavoratori hanno discusso i dettagli tecnici dell’attuazione del programma sociale con le autorità, Miljkovic ha affermato che il termine per esprimersi sull’offerta di trasferimento in Slovacchia ha ottenuto una proroga di ulteriori sette giorni.

Da quanto riferito, 1.030 persone non hanno tuttora preso una decisione in merito. Hanno ricevuto conferma non ufficiale che Fiat cambierà le condizioni, ovvero i prestatori d’opera disposti a passare tre mesi lontano dal loro Paese di provenienza avranno un mese di pausa, nel quale avranno la possibilità di tornare provvisoriamente a casa. Il piano andrebbe avanti per un totale di un paio d’anni. In tal caso, pure il bonus inizialmente annunciato si ridurrebbe in proporzione.

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