Un video ci consegna un bel resoconto della partecipazione dinamica della Ferrari Daytona SP3 al Goodwood Festival of Speed 2022. Nei fotogrammi si può ammirare la meravigliosa hypercar di Maranello mentre si confronta col nastro d’asfalto ricavato nella grande tenuta di Lord March, nel Sussex (Regno Unito). La miscela di emozioni, fatta di bellezza e musicalità meccaniche, inebria il cuore degli appassionati…e non solo. Abbandonarsi alle alchimie sensoriali è doveroso in casi del genere, per non perdere nemmeno una nota dello splendore statico e dinamico della più recente fuoriserie del marchio emiliano.
Prima di passare la parola al filmato ci sembra opportuno dedicare un po’ di attenzioni ai contenuti tecnici e stilistici di questa vettura, nata come omaggio alle migliore tradizione della casa di Maranello. Il modello appartiene alla Serie Icona, che celebra le auto più carismatiche della storia del “cavallino rampante”. Nelle sue note espressive, infatti, si percepisce chiaramente l’ispirazione data da gioielli come la 330 P4 e la 250 P5 Berlinetta Speciale Pininfarina. Il risultato è degno delle migliori aspettative, con uno stile racing e muscolare, atteso da tempo dai ferraristi.
Ferrari Daytona SP3: un capolavoro
Qui il profumo delle piste si legge in ogni centimetro quadro della carrozzeria. Il suo look sinuoso entra nel cuore dalla porta principale. Da tempo si aspettava una “rossa” così estrema sul piano estetico. La Ferrari Daytona SP3 è stata lanciata nel 2021. Prenderà forma in 599 esemplari, tutti venduti prima che l’auto fosse svelata al grande pubblico. Un successo immediato, che ha ripagato con gli interessi i facoltosi collezionisti che hanno staccato l’ordine milionario prima di conoscere il design e le caratteristiche finali di questa stratosferica hypercar.
Flavio Manzoni, nel definirne il look, ha stimolato le sue migliori vene creative, dando forma a una vettura davvero iconica, che sprizza carattere da ogni poro. Derivata dalla Ferrari LaFerrari Aperta, si differenzia nettamente da essa, già a partire dal profilo stilistico. Impossibile confonderle, per il linguaggio espressivo completamento diverso. Le sue forme sono sensuali e piene di curve, che si miscelano felicemente ai tratti netti e rigorosi di tanti dettagli della tela estetica.
Rispetto alle Monza SP1 ed SP2 è meno pulita nei tratti, ma ha una grinta nettamente superiore. Il fascino risulta al vertice. La Ferrari Daytona SP3 è il terzo modello della già citata Serie Icona e continua la tradizione inaugurata delle due barchette prima citate. Le splendida carrozzeria, dai tratti suggestivi ed evocativi, veste un telaio monoscocca in fibra di carbonio. I materiali compositi sono stati scelti anche per plasmare la carrozzeria. Questo concorre al contenimento della masse, che risultano particolarmente basse in relazione alla sua trama tecnica e dimensionale.
Anima propulsiva al top
Cuore pulsante del modello è un motore V12 a benzina, aspirato e non elettrificato, da 6.5 litri di cilindrata. Derivato da quello della 812 Competizione, trova qui spazio alle spalle dei passeggeri, in posizione centrale-posteriore. Eroga una potenza massima di 840 cavalli. Il limitatore è fissato a quota 9500 giri al minuto. Si può considerare la più nobile espressione della scuola analogica, quella che noi amiamo: a mio avviso è il miglior dodici cilindri di sempre fra quelli “stradali” ad alimentazione atmosferica.
Le prestazioni sono al top, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.85 secondi e da 0 a 200 km/h in 7.4 secondi. La velocità massima si spinge nel territorio dei 340 km/h. Penso che nessuno possa lamentarsi! La rinuncia alla propulsione ibrida è un valore aggiunto per i cultori della tradizione. Proprio a quest’ultima si richiama il nome della hypercar emiliana, che celebra il successo conseguito dalle “rosse” alla 24 Ore di Daytona del 1967, dove le leggendarie 330 P3/4, 330 P4 e 412 P misero a segno una magnifica tripletta. A voi il video. Buona visione!