Sapere che un’auto gestita da un essere umano può fare meglio di un’auto gestita da un software è incoraggiante per la nostra specie. I ragazzi di Driver Media hanno scelto una Ferrari 488 Pista per cercare di capire se, nel quarto di miglio con partenza da fermo, un pilota possa (con la sua sensibilità) piegare l’efficienza e la resistenza del launch control. Il risultato è stato sorprendente, ma prima riavvolgiamo un po’ il nastro.
Come riferiscono i colleghi di Carscoops, l’esperienza di guida sta diventando sempre più digitalizzata nella nostra epoca. Computer dai “riflessi” fulminei controllano sempre più le auto in commercio. Cercare di scoprire se gli umani possono dire ancora la loro in questo ambito è una curiosità che pervade molta gente. Nel canale YouTube di Driver Media si ha una risposta, incoraggiante sul nostro potenziale di guida, che può farci fare meglio dell’elettronica.
Gli autori del test hanno organizzato una sorta di drag race virtuale, con la già citata Ferrari 488 Pista, per misurare i tempi di reazione di un essere umano rispetto a quelli di un computer. La vettura scelta mette a frutto l’esperienza della casa di Maranello nel mondo delle corse. Cuore pulsante del modello è un motore V8 biturbo da 3.9 litri di cilindrata, in grado di sviluppare una potenza massima di 720 cavalli e una coppia massima di 770 Nm. Tanta energia viene scaricata sulle ruote posteriori con l’ausilio di un cambio a doppia frizione a sette rapporti.
L’uomo può fare meglio di un computer?
Il launch control vuole offrire un controllo migliore in accelerazione, per ridurre al massimo i tempi morti, ottimizzando lo scatto da fermo. Questo sistema elettronico di partenza impedisce alle ruote dei veicoli di pattinare, con effetti benefici sui dati letti al cronometro. Spesso vi si ricorre nelle drag race sul quarto di miglio.
Il vantaggio si lega alla capacità del software di misurare con precisione la coppia che possono sopportare le ruote motrici, evitando perdite di trazione. Un gioco di algoritmi, frutto di sensori ed equazioni, che in pochi millisecondi consentono all’auto di scaricare al meglio la potenza al suolo, massimizzando la spinta. Il tutto senza richiedere nessun apporto all’essere umano, che deve limitarsi a seguire la procedura di lancio e a guardare la strada.
Lecito interrogarsi se la sensibilità di un uomo possa fare meglio dell’elettronica. Per verificare quanto un essere in carne ed ossa possa competere con il launch control, quelli di Driver Media hanno scelto il pilota professionista Scott Mansell. Con il sistema di lancio attivato, la Ferrari 488 Pista ha siglato un tempo sul quarto di miglio di 11.15 secondi.
Senza farvi ricorso, il driver della nostra razza è stato in grado di percorrere lo stesso tratto, al primo tentativo, in soli 11.18 secondi. Un risultato sorprendente, ma lo è stato ancora di più il secondo ed ultimo tentativo, completato in 10.99 secondi. Di fatto il launch control control è stato battuto, anche se il riscaldamento delle gomme e un carico di carburante leggermente più basso potrebbero aver aiutato il driver. Resta il fatto che l’elettronica non ha dominato la scena e che gli esseri umani non sono stati ancora distrutti dalla tecnologia. Un responso abbastanza rassicurante.
Ferrari 488 Pista: un gioiello
A questo punto è doveroso spendere altre due parole sulla Ferrari 488 Pista, un’auto sportiva da sogno che regala emozioni al top. Presentata al Salone di Ginevra del 2018, la “rossa” di cui ci stiamo occupando si è subito imposta nel cuore degli appassionati, continuando al meglio la tradizione delle varie 360 Challenge Stradale, 430 Scuderia e 458 Speciale, con contenuti tecnologici e prestazionali ancora più alti.
La sinergia fra meccanica, aerodinamica ed elettronica rende maggiormente fruibili le mostruose prestazioni, rispetto alle progenitrici, consentendo anche ai piloti non professionisti di avvicinarsi ai suoi limiti.
Quando si disattivano del tutto i sistemi di protezione, però, bisogna stare attenti, molto più attenti del solito, perché la potenza da scaricare a terra è davvero tanta. L’auto si giova di diverse soluzioni provenienti dalla 488 Challenge e dalla 488 GTE, con benefici sul peso registrato alla bilancia, inferiore di 90 chilogrammi rispetto alla 488 GTB. È in grado di raggiungere i 340 km/h ed accelera da 0 a 100 km/h in 2.85 secondi e da 0 a 200 km/h in 7.6 secondi.
La Ferrari 488 Pista porta su una vettura stradale il più alto livello di transfer tecnologico dal mondo delle competizioni. La scelta del nome, del resto, non è stata casuale. Dall’universo racing discendono anche alcune scelte aerodinamiche, per un aumento di efficienza, su questo fronte, nell’ordine del 20% rispetto alla 488 GTB, sua base di partenza. Chapeau! Chissà cosa saprà fare la versione estrema della nuova 296 GTB…
Fonte | Carscoops