La drag race scelta oggi per il nostro sito mette insieme un mix eclettico di auto. Sono modelli radicalmente diversi fra loro e appartengono a segmenti che poco hanno a che spartire, ma ci sono degli elementi di connessione che rendono la sfida meno assurda di quanto potrebbe sembrare a una prima lettura. La galassia Stellantis è rappresentata dalla Jeep Cherokee Trackhawk. Conosciamola meglio, insieme alle rivali.
Jeep Cherokee Trackhawk
Questa vettura è il frutto di un trapianto. La spinta, infatti, giunge dal motore della Dodge Challenger Hellcat. Ne deriva un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3.7 secondi. Il risultato è in buona parte ascrivibile alla forza del V8 sovralimentato da 6.2 litri, che eroga una potenza massima di 707 cavalli, con un picco di coppia di 875 Nm. A fare il resto ci pensano la trazione integrale e il launch control: la miscela giusta per far scattare in modo prepotente i suoi 2433 chilogrammi di peso. L’energia viene scaricata a terra col supporto di un cambio automatico a otto rapporti.
Bentley Continental GTC Speed
La Bentley Continental GTC Speed segue un’impostazione filosofica completamente diversa ed è una granturismo scoperta di grandissima classe, destinata a persone che amano distinguersi nel segno dello stile e della nobiltà. Qui la spinta fa capo a un motore W12 biturbo da 6.0 litri di cilindrata, che mette sul piatto 660 cavalli di potenza e 900 Nm di coppia. La vettura della casa inglese dispone di un cambio automatico a doppia frizione a otto rapporti e del launch control, che permette di scaricare a terra, sulle quattro ruote, tutta l’energia possibile, senza inutili dispersioni. La sua natura di decappottabile dall’aspetto slanciato e sportivo lascerebbe ipotizzare un peso inferiore a quello della Jeep, ma sulla bilancia si legge una cifra simile: 2436 chilogrammi.
Audi RS5 Sportback
L’Audi RS5 Sportback fa molto meglio sul fronte delle masse in gioco, fermando l’indicatore a quota 1742 chilogrammi. Un valore aggiunto rispetto alle rivali sin qui passate in rassegna, soprattutto in termini di godibilità nella tela dinamica, sui percorsi guidati. Qui, però, dovrà mostrare il suo potenziale in linea retta, dove il rapporto peso/potenza conta più che in altri ambiti espressivi. Cuore pulsante del modello è un motore V6 biturbo da 2.9 litri con 450 cavalli di potenza e 600 Nm di coppia. Anche qui c’è la trazione integrale: il mitico sistema Quattro della casa tedesca. Sul fronte cambio, la scelta è caduta su un automatico a doppia frizione ad otto rapporti, che svolge egregiamente la sua missione.
BMW M2
Chiude il cerchio la BMW M2, anch’essa abbastanza leggera, coi suoi 1575 chilogrammi. Del resto, il quadro dimensionale gioca a suo favore, essendo la “piccola” del gruppo. Anche gli altri numeri risultano più bassi di quelli degli altri modelli protagonisti della drag race sul quarto di miglio che trattiamo in questo post. Ad animare le danze della compatta sportiva dell’elica blu provvede un motore a 6 cilindri in linea da 3.0 litri di cilindrata, dotato di doppia sovralimentazione, che eroga una potenza massima di 410 cavalli, con 550 Nm di coppia massima. Qui l’energia viene scaricata sulle sole ruote posteriori, con l’ausilio di un cambio a doppia frizione a sette rapporti. Sulla carta sembrerebbe penalizzata e meno incisiva delle altre nell’accelerazione con partenza da fermo, ma potrebbe anche non essere così.
Qual è la vincitrice
A questo punto vi starete chiedendo chi, fra le quattro rivali, abbia siglato il crono di riferimento nella drag race. Inoltre, in voi, sarà sorta la curiosità sulla geografia della classifica maturata nella sfida sul quarto di miglio. Non vi anticipiamo nulla, per non togliervi il gusto della scoperta. Solo la visione del filmato vi darà la risposta cercata. Una cosa è certa: gli uomini al volante della Jeep Cherokee Trackhawk, della BMW M2, della Bentley GT e dell’Audi RS5 ce l’hanno messa tutta per sfruttare al meglio il potenziale delle auto a loro disposizione.
Fonte | Carwow