Il marchio Opel interromperà la produzione del suo modello di punta Insignia nello stabilimento principale di Rüsselsheim entro la fine dell’anno. Un portavoce della società madre Stellantis ha confermato le voci ieri, venerdì 15 luglio. La vettura di fascia media, che la Casa del Fulmine aveva sviluppato quando ancora operava sotto la supervisione di General Motors, prevedendo sempre gli stessi motori a combustione interna dal 2017, ormai ha i giorni contati. Inizialmente, il portale Business Insider aveva riferito i rumor in proposito.
Opel Insignia: ritiro anticipato
Lo stabilimento di Rüsselsheim deve ora essere pienamente utilizzato con la fabbricazione della nuova Opel Astra e della sua gemella DS4. Il rappresentante della compagnia tedesca ha spiegato che l’interruzione delle Insignia con la sua piattaforma non elettrificabile favorisce un più rapido incremento della tiratura di esemplari della Astra.
La controllata del gruppo Stellantis, nato nel 2021 dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot Groupe, non ha fin qui presentato un mezzo destinato a prendere il posto lasciato vacante dalla Opel Insignia. Tuttavia, il conglomerato aveva annunciato che le varianti elettriche sarebbero state offerte in tutte le serie dal 2024. Questa la si riteneva come la data della fine di Insignia.
Dunque, il provvedimento assunto dai piani alti spegne pure le speranze di chi voleva la Opel Insignia trasformata in un mezzo dalla differente carrozzeria. Nelle scorse settimane avevano fatto il giro della rete alcune opere di rendering a cura di Theottle, secondo cui la Citroen C5X/Peugeot 408 avrebbe potuto ispirare il passaggio al segmento suv. Del resto, l’ipotesi non era poi nemmeno tanto campata in aria. Sebbene si trattasse giusto di una suggestione, qualche esempio precedente induceva a sognare un futuro.
La decisione presa nella “stanza dei bottoni” della compagnia cala il sipario in modo definitivo. Adesso le energie sono dedicate alla Opel Astra, che, a seguito del rinnovamento, avrà la funzione di spingere i numeri di vendita del brand a soglie migliori. Da anni trovare la quadratura dei bilanci rappresenta una missione ostica e anche nel primo semestre del 2022 le immatricolazioni in Europa hanno registrato una flessione, in linea con la media generale di settore.