Lo scorso 17 giugno Sergio Marchionne avrebbe compiuto 70 anni. In un articolo pubblicato sul Corriere della Sera, la giornalista Bianca Carretto ricorda gli ultimi momenti trascorsi insieme prima della scomparsa dell’ex amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles. I due, che nel tempo avevano costruito un rapporto di reciproca fiducia e stima, tennero una conversazione il 26 giugno 2018, durante la cerimonia di consegna di una Jeep Wrangler ai carabinieri. Fu proprio lì che il top manager canadese confessò retroscena e svelò piani, in dichiarazioni fin qui mai rese di dominio pubblico.
Marchionne: l’allontanamento sofferto ma “necessario” di Luca Cordero di Montezemolo e il dispiacere per non aver stretto nessun accordo con la General Motors
Secondo quanto si apprende, Sergio Marchionne spiegò di aver liquidato a malincuore Montezemolo dalla Ferrari. Si vergognava come un ladro, ma fu costretto a farlo, anche se non meritava di essere cacciato in quella maniera. Si diceva dispiaciuto di non aver finalizzato nessuna alleanza con General Motors ma non aveva alcuna intenzione di sottoscrivere intese con i francesi di Psa: sarebbero andati avanti da soli, sarebbero stati all’altezza dei concorrenti.
Aveva il dovere di proteggere gli stabilimenti, i dipendenti, non se ne sarebbero mai andati via dall’Italia e l’Alfa Romeo sarebbe tornata grande. Per portare a termine il piano aveva una data ben precisa scolpita in mente: quella del marzo 2019. Era fiducioso: entro allora gli avrebbero riconosciuto i suoi diritti. Esattamente contro la volontà del dirigente, nell’ottobre del 2019 Fca e Psa annunciarono, però, il progetto da cui è nata Stellantis.
La proprietà non gli diede ascolto nemmeno per quanto riguarda il successore: Sergio Marchionne intendeva lasciare quanto di buono costruito ad Alfredo Altavilla. Oggi Altavilla è a capo di ITA Airways, e la sua carriera in Fiat Chrysler Automobiles non ha mai spiccato il volo a seguito della prematura scomparsa del capo, burbero e severo, ma a cui voleva davvero bene. Alla fine, il gruppo italo americano ha preso la direzione opposta rispetto al disegno tracciato, e la fusione con Peugeot Groupe ha segnato un punto di rottura tra passato e futuro.