Altri 200 dipendenti della fabbrica Stellantis di Pomigliano d’Arco sono stati esclusi dai contratti di solidarietà in scadenza questa domenica, prorogati invece per altri 3.500 operai addetti nello stabilimento automobilistico campano fino a novembre. Non è una situazione facile per i lavoratori, dato il forte contenimento della manodopera. Al momento presso la struttura sita in provincia di Napoli prestano servizio più di un migliaio di persone. Ad affermarlo è Aniello Guarino, coordinatore del settore automotive per la Fim del capoluogo campano, a conclusione di un incontro andato in scena nella giornata di mercoledì 27 luglio 2022, tra azienda e sindacati per l’estensione dei contratti di solidarietà nel centro.
Pomigliano d’Arco: prorogati i contratti di solidarietà per altri 3.500 operai
Le dichiarazioni di Guarino manifestano una chiara preoccupazione dati i recenti sviluppi. Purtroppo – ha spiegato – per far fronte alle conseguenze della situazione generale di mercato, e nello specifico a causa delle repentine e imprevedibili criticità nella catena di approvvigionamento, hanno stabilito di prorogare i cds fino al 30 novembre. Le difficoltà alle quali si riferisce sono dipese dalla perdurante crisi dei microchip, un problema serio e concreto, avvertito da pressoché qualsiasi compagnia operante nell’automotive.
Ciò ha inevitabilmente comportato molteplici stop, con giornate mai recuperate, sebbene ci fossero tutte le migliori intenzioni per riprendere in mano la situazione. Le difficoltà avvertite nello svolgimento della regolare attività ha dato vita a un quadro generale piuttosto negativo.
Così la FIM, insieme ad Aqcfr, Fismic, Uglm e Uilm, hanno preteso, pure alla luce dell’attuale criticità delle forniture, la promessa della maturazione dei ratei mensili degli inerenti istituti contrattuali e di legge pure per i lavori coperti dal contratto di solidarietà. Infine, Aniello Guarino ha evidenziato come l’intento della compagnia sia di determinare l’eliminazione totale dei cds, attraverso la recente novità nel portafoglio prodotti del Biscione.
La fabbricazione della Alfa Romeo Tonale, aggiuntosi a quella della Fiat Panda, tiene accese le speranze di una ripresa, sebbene al momento le tempistiche appaiano piuttosto nebulose. Il sindacalista ha preannunciato incontri mensili a partire da settembre con il management della società italo francese, costituita lo scorso anno dalla fusione tra FCA e PSA, per raggiungere la piena saturazione dell’intero organico.