Stellantis, che è la società madre di Dodge, non volterà per il momento le spalle ai combustibili fossili per quanto concerne le nuove generazioni di Dodge Challenger e Charger, poiché versioni alimentate a ICE sono in cantiere, secondo MotorTrend, citando fonti anonime.
Le nuove generazioni di Dodge Challenger e Charger continueranno ad avere versioni ICE
Questi saranno supportati da una piattaforma diversa da quella utilizzata nel BEV e, oltre al duo Dodge Challenger/Charger, potrebbe essere condivisa con una nuova Chrysler 300, nonché con la Maserati Quattroporte di nuova generazione. Dal momento che l’Alfa Romeo prevede di diventare completamente elettrica entro il 2027, non realizzeranno un modello basato su di essa, e con ogni probabilità nemmeno Opel.
Essendo più leggero dei loro predecessori, e quindi più maneggevole, il prossimo Charger/Challenger dovrebbe presentare un cambio automatico a otto rapporti, firmato ZF, e forse anche un’opzione con trazione integrale. Per quanto riguarda la potenza, potrebbero utilizzare il biturbo Hurricane sei cilindri in linea, forse in due versioni, con oltre 400 CV nella versione standard e 500 CV nei modelli di potenza superiore. Per quanto riguarda il V8, potrebbe essere limitato agli Hellcat, che potrebbero disporre di circa 800 CV.
Ricordiamo inoltre che il gruppo Stellantis ha depositato un marchio per il moniker Tomahawk presso l’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti (USPTO) il 23 giugno, facendo credere ad alcuni punti vendita che il Dodge Challenger Tomahawk potrebbe presto essere lanciato sul mercato, sia con un motore ICE sotto il cofano, un PHEV anche in versione EV.
A dire il vero, nessuno al di fuori dell’azienda sa cosa stanno pianificando con il nome Tomahawk, e c’è sempre la possibilità che possano semplicemente accantonare il moniker senza utilizzarlo. Dopotutto, questa è una pratica comune tra le case automobilistiche.
Ti potrebbe interessare: Dodge eMuscle Car: ecco quale potrebbe essere il suo aspetto