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Jeep: per il “post Renegade” un secondo B-SUV

Oltre al baby suv (che secondo le fonti americane si chiamerà Jeepster), la Jeep avrebbe in cantiere un secondo sport utility di segmento B.

Jeep logo

Attraverso le prime immagini ufficiali, la Jeep è uscita allo scoperto per quanto riguarda il look del suo prossimo suv di segmento B. La nuova aggiunta al portafoglio prodotti della Casa automobilistica statunitense andrà a collocarsi nello stesso comparto della Renegade e avrà un occhio di riguardo verso l’ambiente. Difatti, la proposta commerciale in serbo sarà solo ad alimentazione elettrica. Una mossa in linea con le ambizioni manifestate dalla società madre Stellantis, secondo i cui piani il 100 per cento delle auto vendute in Europa sarà a batteria (BEV) entro il 2030, mentre negli States sarà pari al 50 per cento entro la fine del decennio. Che poi questo obiettivo verrà raggiunto è, come si suol dire, un altro paio di maniche.

Jeep: due suv per due differenti tipologie di pubblico

Nel Vecchio Continente sono molteplici le sfide da affrontare e superare, a cominciare dalle infrastrutture. È risaputo, infatti, che allo stato attuale le reti di ricarica sono poche. Tuttavia, qualcosa si muove, almeno in territorio italiano. Risale proprio agli scorsi giorni la pubblicazione del regolamento da parte dell’ente supervisore di un bando per l’installazione delle colonnine lungo le tratte autostradali.

Ancora più complicata appare poi la diffusione negli Stati Uniti. Sebbene l’amministrazione presieduta da Joe Biden miri a favorire la diffusione dei mezzi green, i dati sulle immatricolazioni segnalano una arretratezza generale. Appena l’1 per cento del totale venduto è un BEV, segno che sarà difficile tener fede ai propositi proclamati dalle autorità.

Ciò che succede oltreoceano sarà essenziale nelle strategie messe in atto da Jeep. Del resto, il brand rimane espressione del patriottismo americano e fin dalla nascita ha saputo ottenere qui le maggiori soddisfazioni. In base alle future evoluzioni della mobilità negli Usa sarà possibile comprendere quale volto sarà conferito all’azienda stessa.

Jeep logo

Il modello, un assoluto inedito, uscirà dalla catena di montaggio di Tychy, in Polonia, insieme alle cugine marchiate Alfa Romeo e Fiat. La politica della razionalizzazione dei costi ha spinto in tale direzione e l’annuncio fa tutto fuorché cogliere impreparati. Le tre proposte di Stellantis condivideranno l’architettura, attorno alla quale prenderanno forma i progetti. Nello specifico, si avvarranno della piattaforma Stla Small, anche se dei rumor accendono le fantasie del pubblico di riferimento. Tengono banco le indiscrezioni che danno per sicuro l’approdo di un secondo veicolo dalle dimensioni compatte, destinato, qualora le illazioni corrispondessero al vero, ai clienti con una spiccata propensione off-road.

Il secondo b-suv americano andrà ben oltre a una semplice riproposizione dei contenuti del primo. Non per niente vedrà la luce in uno stabilimento a lei appositamente dedicato: per lei si parla della fabbrica di Saragozza, in Spagna, sebbene il pianale verrebbe ripreso da quello adottato per il fratello “polacco”. Ma da dove nasce l’idea? E per quale motivo i dirigenti si sarebbero convinti ad avallare il piano? Ebbene, dalla creazione di un secondo prodotto, differente rispetto al primo sotto numerosi aspetti, la Jeep avrebbe modo di accontentare un bacino di pubblico maggiore.

Jeep

Chi mette in cima alla scala delle priorità la praticità nella circolazione lungo i centri urbani prediligerà l’elettrica (che potrebbe ricevere la denominazione finale di Jeepster ed essere declinata pure nella controparte termica), mentre le anime da fuoristrada riusciranno a sfogare la loro passione grazie al secondo modello. Quest’ultimo disporrà presumibilmente soltanto di propulsori ibridi e vantare capacità superiori nei sentieri off-road. Per farla breve, darà il meglio di sé nelle escursioni fuori porta, con uno spirito più rustico e spartano, che tanto piace ai fan di vecchia data.

In sostanza, nel mondo Renegade sarebbe sul punto di partire un dualismo davvero forte, sulla falsariga del confronto tra la Wrangler e la Grand Cherokee, mirato a un diverso target. Il fatto che siano concepiti con due differenti finalità dovrebbe mettere al rischio da una cannibalizzazione interna.

E ora veniamo alle date di presentazione. Verso la fine del mese di ottobre, la Jeep potrebbe tirare su il velo al suv elettrico di segmento B nel corso del Salone di Parigi, ma per il lancio sul mercato occorrerà attendere il 2023. Invece, in merito alla gemella off-road mancano sin qui conferme definitive. A voler essere pignoli non abbiamo nemmeno l’assoluta certezza della messa in produzione. I responsabili della comunicazione si sono astenuti dal rilasciare note ufficiali. Chissà, magari per uscire allo scoperto si attende l’evento nella capitale transalpina.

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