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Lancia Aurelia 2026: la rinascita del marchio passerà da un suv coupé? [RENDER]

Il nuovo corso della Lancia passerà anche dall’Aurelia. Il modello del marchio torinese potrebbe avere le fattezze di un suv coupé.

Lancia Aurelia render

Lancia risorgerà dalle proprie ceneri. A onor del vero, il marchio italiano non è mai del tutto scomparso. Tuttavia, sarebbe altresì ipocrita sostenere che gli ultimi anni siano stati degni della sua illustre storia. Nonostante gli ottimi risultati commerciali conseguiti dalla Ypsilon, ancora oggi una delle best seller in Italia, i fan di lunga data erano abituati a ben altro. Partendo dai fasti di allora, Stellantis proverà a riportarla in auge, anche attraverso nomi di modelli iconici come Lancia Aurelia.

Lancia Aurelia 2026 in veste di suv coupé

Lancia Aurelia storica

La possibilità di sfruttare le economie di scala è un vantaggio non indifferente e le maggiori risorse lasciano ben presagire. Ovviamente, per avere una qualche chance di rilanciarsi nella nicchia premium occorrerà proporre dei modelli in linea con le attuali esigenze di pubblico. L’amministratore delegato Luca Napolitano ne è ben al corrente.

Pertanto, dopo il rinnovamento della Ypsilon, in programma fra due anni, in cantiere ci potrebbe essere un suv coupé: la Lancia Aurelia, appunto. Il magazine Auto-Moto ha provato a immaginarla nell’ultimo render. Sotto un profilo fastback, il veicolo sbarcherà nel 2026 per dare filo da torcere a due tedesche tutte d’un pezzo quali la Mercedes GLC e la BMW X4. Sulla base della DS7 Crossback (la quale, salvo sorprese, esordirà nel 2025), la Lancia Aurelia uscirà dalla catena di montaggio di Melfi, in Basilicata.

Lancia logo

La piattaforma STLA Medium costituisce un chiaro indizio rivelatore sui propositi dell’azienda in termini di alimentazione. Stando alle dichiarazioni proferite dagli stessi uomini Stellantis, STLA Medium garantirà una autonomia solo elettrica di 700 km, mediante una capacità di batteria massima di 104 kWh. Il dettaglio assumerà un’importanza cruciale nell’eventuale successo della proposta italiana.

Da qui alla fine del decennio la compagnia immetterà appena tre modelli (di cui una sarà la Ypsilon). Di conseguenza, la squadra di tecnici avrà il tempo e il modo di dedicarci le giuste attenzioni. Anziché la quantità, il brand farà leva sulla qualità, o almeno ci proverà. L’imperativo è di non mancare il bersaglio: la calda accoglienza della clientela darebbe ulteriore spinta per ulteriori progetti. Le linee di un suv coupé saranno potenzialmente in grado di ammaliare un ampio bacino di conducenti.

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