Dopo avere debuttato nel Campionato del Mondo FIA Endurance a Monza il 10 luglio scorso, la nuova Peugeot 9X8 e l’intero team si recheranno in Giappone sul famoso circuito del Fuji per disputare la seconda gara di 6 ore il prossimo 11 settembre.
Il 10 luglio si è aperto un nuovo capitolo nella storia della casa del Leone nelle gare di durata, quando la 9X8 ha fatto la sua prima apparizione in gara in Italia. Olivier Jansonnie, direttore tecnico di Peugeot Sport, ha dichiarato che questa prima gara era necessaria.
Peugeot 9X8: il prossimo 11 settembre correrà sul circuito del Fuji
La squadra aveva raggiunto il limite di evoluzione nei test privati e per accelerare la preparazione e gli sviluppi era giunto il momento di confrontarsi direttamente con gli avversari e con la realtà del formato di gara in un weekend sportivo.
Incoraggiati dal potenziale di una vettura la cui omologazione è ormai fissata, i due equipaggi si sono confrontati con il traffico delle vetture in pista e si sono potute misurare con le altre hypercar del campionato, un confronto che ha confermato che, anche se i test sono indispensabili, nulla può sostituire le gare.
Jansonnie ha proseguito dicendo che hanno raccolto numerose informazioni sulla vettura e sulla squadra. Hanno avuto anche dei problemi che non avevano mai riscontrato in precedenza durante i test. Alcuni sono stati risolti in loco mentre su altri stanno lavorando da dopo Monza. Si tratta di un processo collaudato e tipico nell’automobilismo sportivo.
In questa fase iniziale, il direttore tecnico ha riconosciuto che adesso il team è più concentrato nel risolvere i problemi di affidabilità e di prestazioni, che sull’affinamento delle strategie di gara. È del tutto normale per un progetto nuovo, che si confronta con rivali che, in alcuni casi, hanno oltre 10 anni di esperienza nella disciplina.
Ogni persona del Team Peugeot TotalEnergies è competitiva. La squadra dispone di una vettura e di persone che hanno margini di miglioramento significativi e non hanno incontrato problemi che non sono in grado di risolvere.
Deluso per non aver saputo sfruttare appieno i 10 minuti della sessione di qualifica in Italia per mostrare il potenziale della Peugeot 9X8, Olivier Jansonnie ha lavorato in modo più approfondito con la sua squadra per ottimizzare il lavoro sulla Peugeot 9X8 in tempi brevi, soprattutto durante le due sessioni di test privati effettuati tra Monza e il Fuji. In Giappone, il team scoprirà il circuito per la prima volta, quindi deve assicurarsi di ottimizzare ogni sessione in pista, dal venerdì alla domenica.
La gara di durata sul circuito del Fuji sarà molto diversa da quella di Monza
La 6 Ore del Fuji, quinta manche del Campionato del Mondo FIA Endurance e seconda gara del programma 2022 del Team Peugeot TotalEnergies, propone una sfida completamente diversa da quella di Monza sotto vari aspetti.
Il direttore tecnico di Peugeot Sport e la sua squadra ne sono ben consapevoli. Per queste trasferte bisogna adattare il metodo di lavoro perché non dispongono delle loro strutture classiche (motorhome e camion) come quelle che si utilizzano per le gare europee.
Il clima imprevedibile del circuito e della regione, con probabili forti e prolungati acquazzoni, costituiscono un’ulteriore incognita per il Team Peugeot TotalEnergies. Non per tutti i membri della squadra. Alcuni piloti hanno già corso al Fuji, come Jean-Eric Vergne, Gustavo Menezes, Loïc Duval e James Rossiter. Un’esperienza positiva che è venuta a integrare i dati già acquisiti dagli equipaggi e dai loro ingegneri grazie al lavoro al simulatore, per prepararsi al meglio alle specificità di quest’iconico tracciato nipponico.
Vergne ha dichiarato che Monza poteva andare meglio per il team, ma era del tutto prevedibile in una fase iniziale di un progetto così ambizioso. La vettura #93 ha avuto dei problemi in gara che hanno portato al ritiro.
Durante il run che JEV ha completato nelle prove libere, era vicino alla Toyota in termini di passo gara, il che dimostra di avere un buon livello con l’hypercar. Non aveva alcun dubbio a riguardo. La prima gara è stata un’altra pietra miliare di questo progetto entusiasmante e ora per il Fuji gli obiettivi si spostano di nuovo.
Menez ha detto di aver acquisito molta fiducia dalla prima gara a Monza perché ha dimostrato chiaramente che la vettura ha un potenziale. Devono ancora fare dei progressi, ma sono tutti pienamente motivati per la sfida che gli attende.
A Monza, Gustavo Menez ha imparato molto come pilota. Ha avuto modo di vedere come si comportava la 9X8 nel traffico e nel confronto con le altre hypercar. Dopo il lavoro fatto durante i test privati, è stato un nuovo passo avanti per valutare la loro posizione in questo ambito. Al Fuji, la loro strategia sarà identica: si concentreranno sulla vettura, sulla squadra e sul lavoro da fare per poi vedere dove arriveranno.