Opel ha interrotto un’espansione pianificata in Cina a causa delle tensioni geopolitiche tra Pechino da una parte e Stati Uniti e Unione Europea dall’altra. Un portavoce dell’azienda ha confermato la decisione a Handelsblatt venerdì, citando le attuali sfide nel settore automobilistico.
Opel ferma i suoi piani di espansione in Cina a causa delle tensioni geopolitiche
Opel una volta vendeva modelli come la berlina compatta Astra e il minivan Zafira in Cina, ma l’ex proprietario General Motors ha ritirato il marchio dal mercato a causa del rallentamento delle vendite e del timore che i suoi veicoli fossero in concorrenza con le auto sorelle dei marchi Chevrolet e Buick di GM, alcuni dei quali erano basati sull’ingegneria della casa automobilistica tedesca.
Sotto i nuovi proprietari Stellantis, Opel ha iniziato a considerare l’espansione oltre il suo mercato principale europeo, utilizzando l’infrastruttura globale di vendita e finanziamento di Stellantis e promuovendo la sua eredità tedesca.
Tuttavia, Stellantis, che ha una quota inferiore all’1 per cento del mercato automobilistico cinese, si sta concentrando meno sulla Cina poiché semplifica la sua struttura globale sotto il CEO Carlos Tavares.
A luglio, il gruppo ha dichiarato che si sarebbe ritirato dalla sua joint venture con la casa automobilistica cinese GAC per produrre veicoli Jeep. Il nuovo CEO di Opel, Florian Huettl, ritiene che sia il momento sbagliato per la sua azienda per espandersi in Cina con la sua attuale formazione e in mezzo alle tensioni politiche, secondo quanto riferito da Handelsblatt dagli addetti ai lavori.
Vedremo dunque in proposito quali altre novità arriveranno nei prossimi giorni dalla casa automobilistica tedesca che fa parte del Gruppo Stellantis.
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