Un pilota russo alla guida della Ferrari: scoppieranno polemiche? Nell’infuocato ambiente della Formula 1 non serve poi molto a creare un incidente diplomatico. Anche perché, letta così, la notizia lascia perplessi, dato il muro alzato da Liberty Media e dalla Formula 1 in generale sui driver del Paese di Vladimir Putin, in segno di protesta dopo l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito di Mosca.
Ferrari: un russo affronterà il primo turno di prove libere
Se ne è reso conto sulla sua pelle Nikita Mazepin, appiedato dal team Haas poiché il padre è un oligarca vicino al numero uno del Cremlino e non aveva rinunciato alla bandiera dello Stato natale sulla sua vettura.
Invece, la Ferrari ha accolto favorevolmente la decisione del giovane Robert Shwartzman di abbandonare il suo storico sponsor, SMP dell’oligarca Boris Rotenberg, presentando domanda (già accolta) per il passaporto israeliano, in quanto nato a Tel Aviv.
Il talentuoso prospetto della Rossa è attualmente impegnato al simulatore e con varie sessioni di prove con le “vecchie” monoposto di Maranello. Nella stagione attuale non concorre a nessun campionato, tuttavia la Ferrari, che ne apprezza il contributo, gli concederà l’opportunità di essere al via nel primo turno di prove libere del Gran Premio degli Stati Uniti, previsto sul circuito di Austin, in Texas.
Ancora non è stato reso noto chi tra Charles Leclerc e Carlos Sainz gli “presterà” la macchina. Quella di mettere al volante un giovane nelle libere di un fine settimana di gara è una novità assoluta in Ferrari. Ma ciò è figlio del nuovo regolamento della F1, che impone alle compagini di mettere alla prova per un minimo di due volte alfieri che mai prima hanno affrontato un Gran Premio. Così si intende concedere una vetrina ai ragazzi di maturare esperienza e, perché no, di finire all’attenzione delle squadre in vista di una eventuale partecipazione al campionato prossimo.
Shwartzman, 22 anni, è comunque un uomo Ferrari, da tempo membro dell’Academy. Inoltre, vanta un curriculum di tutto rispetto, sicché, dopo aver trionfato in Formula 3 nel 2019, lo scorso anno ha chiuso da vice campione di F2, alle spalle esclusivamente di Oscar Piastri, fresco di firma con la McLaren.