Il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, è apparso piuttosto ottimista riguardo il futuro di marchi come Dodge e Chrysler oltre che di tutti i 14 marchi che compongono la galassia del Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA. Sebbene sia importante rimanere umili, lo stesso Carlos Tavares ha anche affermato che Stellantis “sarà l’unico sfidante credibile di Tesla”.
Tuttavia, sulla base di alcuni riscontri di questi ultimi giorni, sono in molti a porre alcuni dubbi su due marchi comunque fortemente storici come Dodge e Chrysler appunto. Già dalla prima metà del 1900, i due colossi dell’auto americana si sono reinventati più volte con l’introduzione di piccole auto, familiari, minivan, decappottabili, auto ad elevate prestazioni, crossover e SUV; alcuni accolti meglio di altri. Il passare del tempo, tuttavia, ha sventrato la formazione di ogni marchio. I pick-up di Dodge ora fanno parte del brand Ram, mentre la coupé Challenger e la berlina Charger scompariranno definitivamente l’anno prossimo, lasciando solo il SUV Durango e il crossover compatto Hornet nella scaletta dei prossimi modelli del marchio.
Le cose sembrano essere ancora più terribili per ciò che riguarda Chrysler. Quando la berlina 300C terminerà la propria produzione il prossimo anno (ricadendo sulla medesima piattaforma delle Challenger e Charger), Chrysler avrà solo il minivan Pacifica con il badge del marchio. Guardando indietro di 15 anni, Chrysler disponeva allora di sette diversi modelli nel proprio portafoglio; 10 anni fa, quel numero è sceso a tre. Questo tipo di abbinamento è familiare: avveniva prima della definitiva scomparsa dei vari Oldsmobile, Plymouth, Mercury, Saturn e innumerevoli altri marchi ormai fuori produzione. Ad oggi, Stellantis, sotto la guida di Carlos Tavares, ha annunciato un concept ovvero quello della Dodge Charger Daytona SRT completamente elettrica come anteprima di un modello di produzione in arrivo entro il 2024.
Una tale promessa non è stata ancora fatta sul fronte dei prodotti per ciò che riguarda Chrysler, anche se Stellantis promette che il costruttore lancerà il suo primo veicolo elettrico a batteria nel 2025, forse una versione di produzione del concept Chrysler Airflow: successivamente potrà disporre di un portafoglio completo altri modelli elettrici entro il 2028. Chrysler e Dodge sono solo due dei 14 marchi all’interno del Gruppo Stellantis a livello globale e il CEO Carlos Tavares sembra piuttosto ottimista sul futuro di questi due storici marchi statunitensi, sulla base dei suoi commenti rilasciati ad alcune testate giornalistiche proprio questa settimana durante il North American International Auto Show di Detroit.
“Sono un CEO felice”, ha detto in risposta a una domanda su come Stellantis gestisce così tanti marchi automobilistici, tra cui Peugeot, Alfa Romeo e Fiat nel caso dell’Europa. “Sono piuttosto privilegiato se guardo alle cose fantastiche che vengono fatte marchio per marchio”. In merito alla possibilità di poter amare allo stesso modo tutti i marchi del Gruppo, Carlos Tavares pare abbia accennato più di un sorriso ma secondo il suo punto di vista “il livello di passione è molto elevato”. Secondo il manager portoghese, il suo principale compito è quello di dare ad ogni marchio “le linee guida per evitare di ripetere gli errori che ho commesso io stesso durante la mia carriera”.
Secondo Carlos Tavares, tutti i marchi del Gruppo si trovano in buone condizioni economiche
Tavares non ha fornito dettagli finanziari, ma ha affermato che tutti i 14 marchi del parterre di casa Stellantis sono sulla buona strada. “Ora tutti i nostri marchi stanno facendo soldi, senza eccezioni, migliorando i loro guadagni, migliorando i risultati finanziari”, ha detto ai giornalisti osservando che il flusso di entrate alimenta ulteriori investimenti in prodotti e comunicazioni di marketing. “Il Gruppo è in grado di monetizzare il valore che creiamo. Diamo una passerella a ogni marchio”.
Carlos Tavares ha poi esaminato il portafoglio dei marchi presenti in Nord America riferendosi agli evidenti punti di forza degli asset dei marchi Jeep e Ram, ma poi ha parlato di Chrysler e Dodge nonostante l’insorgenza di alcuni dettagli che potrebbero aprire la strada a qualche problema di troppo. “Abbiamo avuto qualche interrogativo sull’effettivo posizionamento di Chrysler”, ha detto, notando che l’architettura stessa del marchio è cambiata ormai da decenni. Quando il piano di rimbalzo di Chrysler sarà completamente pronto, Tavares ha detto che il CEO di Chrysler, Christine Feuell, lo spiegherà.
Per quanto riguarda Dodge, Carlos Tavares ha affermato che il marchio più noto per le muscle car sta mettendo a punto “una trasformazione fantastica” e che la conversione del marchio alla piena elettrificazione “introdurrà ancora più muscle car al marchio”. La redditività di Dodge e Chrysler, che potrebbe essere scarsa considerando quanti veicoli sono coinvolti, fa la differenza. “Finché stiamo facendo soldi, non dobbiamo avere fretta. Posso testimoniare quello che vedo”, ha detto Carlos Tavares riferendosi alla passione e al talento dei dipendenti. Ha fatto riferimento a “tempi a volte cupi e caotici”, ma poi ha dichiarato: “non sono preoccupato perché so di avere le persone per superare tutto questo”.
E mentre è importante rimanere umili, Tavares ha anche affermato che Stellantis “sarà l’unico sfidante credibile di Tesla”. Sul fronte legato all’elettrificazione, Tavares ha affermato che Stellantis investirà 35 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni in software e veicoli elettrici a batteria, che rappresentano la metà della spesa prevista per la ricerca e lo sviluppo nel Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA, con l’intenzione di avere un portafoglio di veicoli completamente elettrici in Europa entro il 2030, mentre in Nord America l’obiettivo è raggiungere il 50% entro il 2030.
Ora però Stellantis è chiaramente in ritardo rispetto ai rivali a marchio Ford e General Motors; questi dispongono già di veicoli elettrici destinati al mercato statunitense, con Tavares che ha affermato che Stellantis inizierà il prossimo anno con un furgone commerciale completamente elettrico (il ProMaster), seguito da almeno 25 veicoli completamente elettrici entro la fine del decennio.