Sin dall’inizio per Carlos Tavares, CEO di Stellantis, la volontà di mettere al centro l’iconico stabilimento di Mirafiori è apparsa fondamentale nel processo di sviluppo di un nuovo modello sorto proprio con l’avvio delle operazioni successive alla fusione tra FCA e PSA. È quindi un po’ come una chiusura del cerchio quella che prevede nuovi interventi capaci di rimettere al centro un polo importantissimo per l’auto Tricolore.
Carlos Tavares ha definito le volontà di casa Stellantis durante un recente incontro con il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e con il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo; a Mirafiori sorgerà, nel giro di un anno, un tecnologico hub destinato a divenire un centro fondamentale per l’economia circolare del Gruppo Stellantis ovvero un polo dedito al riciclo delle batterie e al recupero delle materie prime da esse derivanti per un impiego che interesserà oltre 500 nuovi lavoratori quando a pieno regime ovvero entro il 2023. Allo stesso modo a Mirafiori sarà messo a punto, entro il 2024, anche un reparto utile alla gestione dei cambi e-DCT a doppia frizione che saranno installati sui modelli ibridi del Gruppo, in accordo con un rapporto collaborativo più esteso con Punch Powertrain.
L’investimento sarà basato su un impegno “a due cifre”, ha tenuto a sottolineare Carlos Tavares che punto alla realizzazione di un impianto in grado di realizzare circa 600mila pezzi ogni anno per mezzo di due linee produttive. Mirafiori sarà quindi affiancato allo stabilimento Stellantis di Metz, con l’obiettivo di incrementare i valori produttivi arrivando a produrre 1,2 milioni di cambi ogni anno.
Secondo Carlos Tavares la Nuova 500 Elettrica è limitata dagli approvvigionamenti
Carlos Tavares si è anche concentrato sull’importanza della Nuova 500 Elettrica, sia per Fiat che per Stellantis ma soprattutto per quanto riguarda lo stabilimento di Mirafiori stesso. Nello specifico Tavares ha voluto sottolineare che oggi la Nuova 500 Elettrica “è la prima in Europa per vendite nel suo Segmento di appartenenza”. La volontà è ora quella di spingere ulteriormente su questo prodotto per potenziare ancora di più il posizionamento della piccola e apprezzata elettrica di casa Fiat.
Visto il successo che sta riscuotendo, la Nuova 500 Elettrica potrebbe essere prodotta in circa 90.000 esemplari l’anno proprio presso lo stabilimento torinese di Mirafiori; un’ipotesi che chiaramente si è meritata giudizi positivi da parte delle sigle sindacali, specialmente se commisurata con i nuovi piani di sviluppo previsti per lo stabilimento torinese.
Va detto però che la produzione della Nuova 500 Elettrica appare frenata dalle complicanze imposte dalla condizione attuale. Carlos Tavares ha individuato nelle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, molte delle quali praticamente introvabili, le principali cause del rallentamento. Nello specifico, il vero nodo da sciogliere rimane sempre quello legato ai semiconduttori. Nessun problema quindi legato a possibili limiti produttivi, visto che secondo Tavares si potrebbe tranquillamente “triplicare la produzione” della Nuova 500 Elettrica.
Importanti progetti per Maserati
Decisamente presto, sempre a Mirafiori, arriverà sulle linee produttive la nuova Maserati GranTurismo ovvero una berlinetta sportiva definita dallo stesso Carlos Tavares “una vettura straordinaria”. Il manager portoghese non ha lesinato sui complimenti rivolti proprio alla GranTurismo, definita “la più bella auto che abbia mai visto in 41 anni di lavoro in questo settore”. La cosa ancora più consistente è però legata al fatto che Tavares ha aggiunto che non futuro del costruttore modenese ci saranno “cose meravigliose”.
Il Costruttore del Tridente è infatti al centro dei risvolti futuri che seguirà Stellantis; un marchio iconico sul quale il Gruppo sta lavorando tanto, sin dall’inizio. Non è un caso che proprio Maserati rientri nell’esclusiva caratterizzazione legata al lusso all’interno della suddivisione dei marchi di casa Stellantis. In ogni caso il marchio tornerà ad essere reintrodotto nel motorsport, a cominciare dalla Formula E e dai campionati Gran Turismo con la nuova MC20.
Lo sguardo rivolto all’energia e all’elettrico
I progetti che mettono al centro lo stabilimento di Mirafiori sono stati ragionati da Carlos Tavares, quindi da Stellantis, in accordo con la Regione Piemonte e col sindaco di Torino. Con Mirafiori al centro si vuole guardare al futuro della mobilità, oltre che alla tradizione industriale dell’intera area del torinese. La Regione Piemonte sta inoltre utilizzando la normativa sulla gestione delle fonti idroelettriche per poter garantire una fornitura energetica sulla base di costi particolarmente competitivi.
Alcune aree di Mirafiori, non più utili ai rivisti piani produttivi, saranno rilanciate e riconvertite col Comune torinese che si è impegnato con le procedure necessarie alla revisione della destinazione d’uso. A cominciare dalla generazione di energia, ma su questo Carlos Tavares non ha aggiunto molto ammettendo però che con i rincari patiti di recente “capiamo quanto uno stabilimento compatto sia più efficiente”. Su queste possibilità, Tavares ha ammesso che la decisione verrà presa entro la fine del mese.
Poi ha voluto sottolineare ancora le caratteristiche del suo pensiero in merito all’elettrico dal quale, nonostante i tanti interrogativi, difficilmente si tornerà indietro. Secondo Carlos Tavares l’elettrico rimane un’imposizione politica; la sua necessità, però, è quella di avvicinare il più possibile l’elettrico ai costi praticabili dalla classe media ammettendo che “non si può danneggiare il diritto alla mobilità impedendo l’accesso della classe media all’acquisto di nuove auto elettriche”.
Per Carlos Tavares i principali problemi vanno ricercati nelle tempistiche, ovvero quelle utili per “fare un’auto” (fra i 3 e i 5 anni, secondo il manager portoghese), per “creare una infrastruttura deguata” (10 anni) e “almeno 20 anni per disporre dell’energia pulita. L’alternativa, secondo il CEO di Stellantis, è l’ibrido. Tavares ha anche posto gli occhi sul fatto che i costruttori cinesi “stanno entrando a prezzi molto bassi in Europa; quindi se i costruttori europei non riescono a competere sarà un rischio per il settore”.
Sempre in merito alla Cina, dove Stellantis non possiede ancora una presenza particolarmente importante, Tavares ha ammesso che potrebbero esserci dei rischi per un intervento corposo nel Paese in virtù di come viene approcciato il business (al momento) dal Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA. Nel frattempo però il presente di Stellantis passa anche da Mirafiori e questo non può che essere un bene.