L’evoluzione di Fiat Panda è stata costellata da continui successi; perciò, identificare un solo periodo di grazia risulta complicato. Eppure, tutti converranno che nel corso dei decenni la versione 4×4 è probabilmente stata la più iconica e speciale di ogni tempo. Se lo ricordano addirittura i meno appassionati della materia.
Già, lo stile inconfondibile conferito da quel genio di Giorgetto Giugiaro è rimasto impresso nella storia del veicolo, iniziata nel lontano 1980. Sbalorditiva per semplicità tecnica, non aveva nulla da invidiare ai fuoristrada più apprezzati dell’epoca (Anni ’80-’90). E in molti la ricordano con nostalgia. Da qui un’azienda italianissima, la Inglorious Basterds Cycle, avente sede a San Giuseppe in Emilia Romagna, ha annunciato una nuova Fiat Panda 4×4.
Fiat Panda 4×4: il restomod che rende onore e merito al modello degli anni Ottanta
Parlare di restomod suona come un eufemismo. Difatti, l’obiettivo dei progettisti era di reinterpretare in chiave lussuosa e con attitudine off-road l’originale Fiat Panda 4×4. A tale scopo, si è preso ispirazione da altri due classici delle piste battute della nostra penisola: la Fiat Campagnola, fuoristrada da lavoro in commercio nel ventennio 1950-1970, e la Lancia Delta Integrale Evoluzione, fuoriclasse nel rally.
Dalla prima attinge il cofano rigonfiato al centro e i fari anteriori rotondi (qui Full LED); dalla seconda riprende, innanzitutto, i parafanghi maggiori ospitanti gomme da 15” con spalla alta. In definitiva, l’esemplare creato sfoggia una carrozzeria più robusta e muscolosa in confronto all’originale, complici i due bull bar e alle piastre di protezione anteriori e posteriori. Sotto alloggia un telaio rinforzato con lamiere speciali stampate con fori imbottiti nei longheroni e nella traversa centrale.
Gli amanti del genere ricorderanno come le vecchie Panda 30 e 45 avessero gli scalini sui paraurti e sui fascino laterali. Ebbene, la scelta stilistica qui viene ripresa, sebbene il materiale impiegato sia stavolta il metallo. Inoltre, le tonalità del corpo vettura strizzano l’occhio ai fasti gloriosi, riportando nuance memorabili della Fiat Panda, quali il Rosso Bordeaux della 4×4 Sisley o il Verde Lattementa della Young del 2000. A livello di performance “nude e crude”, Inglorious Basterds Cycle ha rialzato l’altezza da terra, adesso condotta a 38 cm, e allestito un differenziale posteriore dalla precisa messa a punto definita da Amilcare Artioli.
Sotto il cofano, al posto del propulsore tradizionale trova spazio il più sbarazzino 1.2 da 75 CV della prima Punto (1993), ricostruito da zero e ottimizzato. Gli interni della Fiat Panda 4×4 si distaccano maggiormente rispetto alla tradizione. La mitica plancia minimalista e spartana è stata, infatti, sostituita da un appariscente display a tutta larghezza. Da segnalare, infine, i sedili, che, reclinati, formano un’unica superficie piatta, e l’ombrello, estraibile dal montante centrale.