Con la fondazione di Stellantis i precedenti stabilimenti che rispondevano a Fiat Chrysler Automobiles hanno dovuto affrontare un’importante svolta. Non da meno è valso per chi rispondeva all’altra metà della fusione, PSA Groupe. Dei grossi scossoni li ha subito l’impianto di Vigo, in Spagna. Suo malgrado, viene adesso a mancare un elemento cruciale nella realizzazione dei piani futuri in precedenza fissati: il supporto delle istituzioni locali.
Stellantis Vigo: niente sostegno del Governo per il pianale STLA Small
Stando, infatti, a quanto riporta il portale La Voz de Galicia non ci sono buone nuove per la struttura produttiva. Nonostante abbia un ruolo importante nel territorio locale, non otterrà l’aiuto economico dalle autorità per far fronte all’investimento da 600 milioni di euro necessario alla realizzazione della piattaforma STLA Small. Qualcosa di difficile da digerire, visto quanto sono cruciali i pianali dedicati alla mobilità elettrica. A tal proposito, il nome affibbiato permette di intuire facilmente le vetture per cui la piattaforma sarà adibita.
Ci riferiamo a compatte essenziali nella corsa alla leadership commerciale di Stellantis. Si parla, nello specifico, di modelli quali la Fiat 500, la Peugeot 2008 e la Peugeot 308. Secondo le specifiche diffuse dal conglomerato guidato da Carlos Tavares, il pianale avrà batterie dalla capacità minima di 37 kW a una massima di 82 kW, per un’autonomia massima di 500 km. Il propulsore sarà in grado di generare una potenza pari a 70 kW, accoppiata a un modulo elettrico a 400 volt.
Inoltre, riprendendo le dichiarazioni proferite dalla compagnia, i veicoli STLA Small proporranno pure l’opzione di unità elettriche, capaci di sviluppare tra i 125 kW e i 180 kW. Malgrado allo stato attuale non sussistano conferme ufficiali, presumibilmente vi trarranno ricorso i successori spirituali elettrificati delle Alfa Romeo Giulietta e Mito. In aggiunta, potrebbero farvi affidamento gli eredi dei suv Jeep Compass e Renegade.
Nella scorsa estate il numero uno dello stabilimento di Vigo, Ignacio Bueno, aveva parlato di trattative in corso con il Governo. La porta non era chiusa e si profilava un impegno considerevole, con due linee, parecchi modelli e un personale di oltre 7 mila unità. Le trattative sarebbero però ora naufragate definitivamente. Restano da stabilire le ripercussioni.