Il GP del Giappone, vissuto in Formula ridotta nella mattinata italiana di oggi, è un autentico trionfo per Max Verstappen che al termine dell’appuntamento nipponico è anche Campione del Mondo di Formula 1 per la sua seconda volta in carriera. La (solita) pioggia di Suzuka ha finito per bagnare il trionfo dell’olandese della Red Bull, vincitore in Giappone e per la seconda volta consecutiva vincitore anche di un Titolo Piloti meritatissimo.
Max ha potuto festeggiare il suo secondo iride già oggi stesso, in virtù dei 5 secondi di penalità inflitti a Charles Leclerc, secondo davanti a Sergio Perez, che ha concluso quindi alle spalle del messicano della Red Bull; Charles ha cercato infatti di mantenere la piazza d’onore davanti a Checo Perez e in un momento in cui a dire il vero il messicano non stava provando l’attacco è andato lungo alla chicane durante l’ultimo giro fornendo alla FIA il pretesto utile per mettere a punto una penalità comminata in tempi brevissimi ovvero non come espresso dalla medesima Federazione la settimana prima a Singapore.
Verstappen si è quindi imposto al GP del Giappone raggiungendo anche la 12esima vittoria stagionale, praticamente ad un soffio dal record di 13 vittorie stagionali appartenente a Michael Schumacher e Sebastian Vettel. Va dato merito a Max di una gestione perfetta sul bagnato, una conferma ulteriore delle sue doti da campione in ogni condizione, oltre che di una superiorità mai messa in discussione per ciò che riguarda la competitiva RB18 messa a punto dal team austriaco per questa stagione.
Al GP del Giappone, Max Verstappen è stato protagonista dall’inizio alla fine
Va detto che al GP del Giappone l’olandese è stato in testa dall’inizio alla fine, risultando davanti a tutti anche dopo la ripartenza alle spalle della Safety Car che ha interrotto l’appuntamento nipponico per circa due ore quando erano stati percorsi soltanto 3 giri. Nel frattempo si è assistito al ritiro di Carlos Sainz e Alexander Albon che hanno condotto all’ingresso in pista di un trattore che è stato al centro di fortissime critiche da parte di Pierre Gasly e di tutti gli altri piloti del Circus.
Al GP del Giappone si è quindi assistito al trionfo delle doti di Verstappen che sul bagnato è stato il vero mattatore della giornata, ponendo alle sue spalle tutti gli altri con distacchi decisamente fuori da ogni portata. Il secondo Titolo Iridato di Max Verstappen è stato affiancato quindi dalla doppietta concretizzata con la seconda piazza agguantata da Sergio Perez in virtù della penalità comminata a Charles Leclerc. Lo stesso Perez sale anche in seconda piazza nel Mondiale Piloti, davanti a Charles Leclerc attardato di un punto.
Peccato per la Ferrari che con Leclerc non è mai apparsa estremamente competitiva in virtù di una crisi di gomme apparsa piuttosto consistente anche sul tracciato bagnato della domenica giapponese. Va reso merito quindi a Charles per il secondo posto finale, poi azzoppato dalla penalità di cinque secondi. In ogni caso la FIA dovrà trovare una direzione univoca per le decisioni da intraprendere, condizione che quest’anno è decisamente mancata. A questo punto la Scuderia del Cavallino Rampante volgerà lo sguardo nella direzione del 2023, provando quindi a ragionare su quanto si è visto di buono quest’anno per tornare a competere realmente per la primissima piazza del doppio Mondiale.
Da segnalare l’ottimo quarto posto di Esteban Ocon, con la Alpine; il francese, quando è in palla, risulta essere un valido pilota e in grado di cogliere le occasioni che gli si presentano davanti. A certificare l’ottima posizione ci pensa il settimo posto finale del compagno di squadra Fernando Alonso. I concreti riscontri del team di Enstone lo riconducono alla quarta piazza nel Mondiale Costruttori, davanti alla McLaren.
Decisamente valida la rimonta portata a termine da Sebastian Vettel, esaltato da una rediviva Aston Martin e da un tracciato che ama particolarmente come quello di Suzuka che ospita il GP del Giappone. Il tedesco si è infatti guadagnato un concreto sesto posto finale, davanti a Lewis Hamilton con una Mercedes decisamente deludente che piazza George Russell in ottava piazza davanti all’exploit di Nicholas Latifi con la Williams. In tema di Mondiale Costruttori, ora l’Alfa Romeo deve guardarsi le spalle dal ritorno della Aston Martin che si trova a sole sette lunghezze dalla compagine italo elvetica che oggi ha piazzato Bottas e Zhou in 15esima e 16esima piazza.