La corsa nella storia del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli Europe attraverso le vetture protagoniste di questi 30 anni della serie incontra sul circuito del Mugello, dove si è disputato il penultimo atto della stagione, la Ferrari 488 Challenge, che insieme alla sua evoluzione, ci porta al presente del campionato monomarca dello storico brand modenese.
Alle Finali Mondiali del 2017 venne presentata la 488 Challenge, la prima vettura del monomarca del cavallino rampante dotata di un motore V8 biturbo, capace di sviluppare 670 CV. Si tratta della vettura più potente che sia mai scesa in pista nel Ferrari Challenge.
Ferrari 488 Challenge: cinque anni di successi per la supercar di Maranello
La sua attività è iniziata nel 2018, prendendo il posto della 458 Challenge. Lo sviluppo motoristico del propulsore della 488 GTB, più leggero di circa 20 kg e con una nuova mappatura, e le innovazioni telaistiche ed aerodinamiche hanno permesso alla vettura di abbassare di 1 secondo il tempo sul giro nel circuito di Varano rispetto alla precedente 458 Challenge.
Per quanto riguarda la dinamica, sulla 488 Challenge ha debuttato il sistema di controllo SSC (Slide Slip Control), capace di migliorare l’accelerazione longitudinale in curva del 4,2% e garantire una gestione precisa delle fasi di ingresso, percorrenza e uscita. Sull’aerodinamica, la costante interazione di lavoro tra ingegneri e Centro Stile Ferrari ha assicurato una profonda rivisitazione della vettura con un aumento dell’efficienza.
Il motore V8 biturbo da 3.9 litri con potenza di 670 CV ha confermato i valori di coppia e potenza erogata, per esprimere tutto il carattere racing della supercar. È stata profondamente rinnovata l’aerodinamica, soprattutto nella parte anteriore, con un incremento di efficienza del 30% rispetto alla 488 Challenge. Il kit Evo ha introdotto ulteriori soluzioni aerodinamiche sulla fiancata e sul posteriore.
La versione Evo ha portato con sé diverse novità interessanti
La Ferrari 488 Challenge Evo ha portato poi una novità assoluta per il monomarca di Ferrari: la possibilità da parte del pilota di modificare il carico anteriore dell’auto in modo indipendente da quello posteriore, con un continuo controllo del bilanciamento senza andare a cambiare l’altezza del veicolo.
Il pilota può selezionare differenti configurazioni prima di ogni gara a seconda delle caratteristiche del circuito e delle condizioni climatiche, passando da High Downforce a Low Downforce. Grazie a questa evoluzione, il carico anteriore rispetto alla 488 Challenge è aumentato di oltre il 20%.
Dopo oltre sette mesi di sviluppo, in laboratorio e in pista in diversi circuiti, sulla Ferrari 488 Challenge Evo hanno debuttato i nuovi pneumatici 275/675-19 all’anteriore e 315/705-19 al posteriore. Oltre al miglioramento complessivo delle prestazioni, gli pneumatici sviluppati con Pirelli garantiscono anche una minore variazione dei tempi sul giro durante una sessione long run.
Lo spirito racing si conferma negli interni, a partire dal volante sviluppato dall’esperienza maturata con la FXX-K Evo e la 488 GTE. È nuova anche la modalità di gestione dell’ABS attraverso il manettino. In questo modo, il pilota può selezionare quattro modalità di intervento, due da asciutto e due da bagnato, per incidere su performance o stabilità.
Nuovo design anche per il disco anteriore dei freni che, unito a una maggiore dimensione dei dischi posteriori, contribuisce a una significativa riduzione dell’usura dell’impianto. Grazie all’introduzione di una nuova telecamera sul retro della vettura, derivata dalla 488 GTE, la Ferrari 488 Challenge Evo ha migliorato notevolmente anche la visibilità posteriore.