Una splendida Ferrari 365 GTB/4 Daytona del 1973 sarà battuta all’asta a Londra, il prossimo 5 novembre, da RM Sotheby’s. I collezionisti sono pronti a fare le loro offerte, per non perdere l’occasione. Si tratta dell’esemplare con telaio numero 16711. L’auto, venduta nel Regno Unito da Maranello Concessionaires, è con guida a destra, in linea con le specifiche del paese d’oltremanica. Splendida la verniciatura in Blu Chiaro della carrozzeria, che si abbina felicemente con il color tabacco dei pellami interni. Meticolosamente mantenuta, l’auto in esame ha guadagnato nel 2015 la certificazione Ferrari Classiche.
Ricordiamo che la 365 GTB/4 Daytona fece il debutto in società al Salone di Parigi del 1968. Nel suo soprannome c’è un omaggio alla tripletta conseguita alla 24 Ore di Daytona 1967 dalla casa di Maranello. Tradizionale nella sua concezione, questa creatura del “cavallino rampante” fa tesoro del credo iniziale di Enzo Ferrari e tiene i buoi davanti al carro. Il motore V12 è disposto infatti in posizione anteriore.
Un propulsore da sogno a 12 cilindri
Si tratta di un cuore da 4390 centimetri cubi di cilindrata, che sviluppa la bellezza di 352 cavalli a 7500 giri al minuto. Il quadro prestazionale era al vertice nel suo periodo storico, con un’accelerazione da 0 a 100 in 6.1 secondi, da 0 a 400 metri in 14.2 secondi, da 0 a 1000 metri in 25.1 secondi. La velocità massima si spingeva fino ai 280 km/h. Ottimo l’apporto dato al piacere di guida dal cambio manale a 5 marce, disposto al retrotreno, secondo lo schema transaxle. Fra le sue doti, la manovrabilità e la buona robustezza.
Alle ottime dinamiche della Ferrari 365 GTB/4 Daytona concorrono le sospensioni a ruote indipendenti con quadrilateri sovrapposti. Il compito di smorzarne le danze è affidato a dei freni a disco autoventilati, con servofreno. Questa vettura appartiene alla linea dei grandi classici del marchio emiliano. Nella storia del “cavallino rampante” occupa un ruolo di primo piano. Il nome racconta alcune sue caratteristiche, come la cilindrata unitaria di 365 centimetri cubi. GTB sta per Gran Turismo Berlinetta, 4 indica il numero di alberi a camme.
Ferrari 365 GTB/4 Daytona: un’opera d’arte
Prodotta dal 1968 al 1974, questa “rossa” è una delle auto sportive più amate di tutti i tempi. Notevole la robustezza. Splendida la sua generosità, con un’inclinazione naturale a ripagare il conducente e il suo passeggero con meravigliose scariche d’adrenalina, al ritmo melodioso del suo dodici cilindri. Quest’ultimo, senza peccare di eccessi, può essere definito come un’orchestra meccanica di grandissimo calibro. Inebriante lo stile, firmato da Leonardo Fioravanti per Pininfarina. La silhouette della Ferrari 365 GTB/4 Daytona si è fissata nella storia, per la forza del suo carisma e per il magnifico equilibrio fra eleganza e sportività.
Impossibile confondere questa vettura con altre, per la sua marcata identità. A tradurre in materia i disegni fatti sul tavolo di lavoro ci pensò il grande Scaglietti. Il risultato? Un capolavoro, oltre che un’eccellente granturismo stradale. Questa vettura, con robusto telaio in traliccio di tubi d’acciaio, seppe far valere i suoi numeri anche in gara, dove si mise in bella evidenza. Le auto iscritte da Charles Pozzi vinsero la loro classe alla 24 Ore di Le Mans nel 1972, 1973 e 1974: credo non occorra aggiungere altro.
La consegna dell’esemplare messo in vendita da RM Sotheby’s avvenne il 25 giugno 1973. Inizialmente la carrozzeria era rifinita in Marrone Metallizzato con finiture in pelle beige, fu poi modificata nei passaggi di mano successivi. La veste attuale, con una riverniciatura a metallo nudo, è stata guadagnata nel 2014. Ricco il ventaglio di fatture presenti. Mantenuta scrupolosamente, secondo standard da concorso e con una storia ben documentata, questa Ferrari 365 GTB/4 Daytona è una bella tentazione d’acquisto per chi può permettersi l’idea di accarezzare il sogno. Al momento non si hanno indicazioni sul valore di stima, ma non ci vuole molto a capire come un modello del genere sia fuori dalla portata dei comuni mortali.
Fonte | RM Sotheby’s
Foto | RM Sotheby’s