La Maserati Barchetta è un’auto da competizione prodotta dal Tridente tra il 1991 e il 1992 con l’obiettivo di costruire un trofeo monomarca.
L’auto non venne progettata dalla Maserati che conosciamo oggi ma nacque da un’idea di Alejandro De Tomaso, che oltre al suo marchio, ha posseduto il Tridente dal 1975 (anno in cui l’acquistò dalla Citroën) al 1993. La Maserati Barchetta, infatti, fu uno degli ultimi progetti del pilota automobilistico mentre era al timone del marchio modenese.
Maserati Barchetta: RM Sotheby’s metterà all’asta un esemplare della vettura da competizione
La vettura da competizione non venne progettata per la strada ma per una serie monomarca: il Grantrofeo Monomarca Barchetta Maserati. Il campionato venne fatto soltanto per due stagioni con 6 gare nel ’92 e 10 nel ’93 prima che chiudesse e che De Tomaso lasciasse Maserati.
La Maserati Barchetta disponeva di un motore V6 biturbo da 2 litri posizionato al centro del suo telaio, capace di erogare una potenza di 315 CV. Inoltre, l’auto da corsa offriva prestazioni uniche, garantite anche dal suo peso di soli 800 kg e da un’altezza inferiore al metro.
De Tomaso, allora, fece realizzare soltanto 17 esemplari, fra cui una show car Stradale che fu consegnata a Thomas Bscher, un noto collezionista di Maserati che corse negli anni successivi a Le Mans per ben 6 volte a bordo di una Porsche 968 Turbo RS, una McLaren F1 GTR e una BMW V12 LM.
Il mese prossimo, RM Sotheby’s proporrà proprio questo esemplare in un’asta londinese assieme a una Guará Spyder, uno dei soli 4 esemplari che De Tomaso realizzò nel 1998 e basato su alcune Maserati Barchetta che il pilota ha conservato dopo aver venduto la sua azienda a Fiat.