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10 Ferrari dell’era moderna che tutti vorrebbero avere

Sono “rosse” da favola, più o meno “accessibili”, ma legate da un carisma unico, che le rende speciali.

Auto Ferrari F40
Foto Ferrari

Ferrari ha una lunga tradizione di auto da sogno. Quasi impossibile trovare una “rossa” che non proietti nella dimensione onirica. Sin dalle origini del marchio, nel listino della casa di Maranello c’è stato un fiorire di capolavori, che hanno conquistato il cuore di milioni di persone, a tutte le latitudini. Certi modelli, però, hanno un carisma superiore agli altri. Oggi ne abbiamo scelti 10, fra quelli degli ultimi decenni, che si distinguono per aver segnato un’epoca. Del gruppo fanno parte auto molto diverse. Alcune più “popolari”, altre per pochi eletti. Ad unirle ci pensano un fascino e un’identità speciale. Sono dei gioielli iconici, dalla forza dirompente, che appartengono all’immaginario collettivo. Iniziamo il viaggio alla loro scoperta.

Ferrari 308 GTB/GTS

Questa è una “rossa” molto carismatica e incarna al meglio l’elegante sportività delle opere di Maranello. Leonardo Fioravanti, per Pininfarina, diede forma a un autentico gioiello di stile. Ancora oggi i suoi tratti hanno un fascino magnetico, difficile da spiegare. Basta vederla dal vivo per capire di cosa sto parlando. Poche altre auto entrano nel cuore con la stessa intensità. Inizialmente il suo V8 aspirato da 3 litri, a due valvole per cilindro, era dissetato da quattro carburatori Weber 40DCNF. La potenza massima toccava quota 255 cavalli. Con l’arrivo dell’iniezione Bosh K-Jetronic, tale cifra scese a 214 cavalli, ma subito i tecnici rimpinguarono il serbatoio energetico, con la “Quattrovalvole” da 240 cavalli.

Ferrari 512 BB

Sensuale come Brigitte Bardot, ne evoca le iniziali con le due lettere affiancate della sigla. La Ferrari 512 BB è una creatura di grande fascino, che si concede allo sguardo con note di forte seduzione. Difficile pensare a una vettura più sensuale di lei, almeno fra quelle dell’era moderna. Questa granturismo del “cavallino rampante” è poesia stilistica allo stato puro. Molti si sono innamorati delle “rosse” grazie a lei. Cuore pulsante del modello è un motore a 12 cilindri da 5 litri di cilindrata, con angolo di 180° fra le bancate. Una scultura meccanica, dal suono celestiale. Nella versione a iniezione Bosh K-Jetronic, che è la più fruibile, sviluppa una potenza massima di 340 cavalli: 20 cavalli in meno di quella a carburatori.

Ferrari Testarossa

Ancora un altro capolavoro del “cavallino rampante”, firmato Pininfarina. La Ferrari Testarossa è una scultura dinamica di inimitabile fascino, che conquista il cuore, radicandosi al suo interno, in posizione centrale. Il suo linguaggio è sperimentale, ma si lega alla tradizione, modernizzandola. Parlare di un capolavoro sembra quasi riduttivo al suo cospetto. Lo specchio di coda e la vista di 3/4 posteriore sono ultraterreni. Il resto è in linea. Anche il quadro dinamico regala stimoli sensoriali di grandissima presa. Il merito è in gran parte del motore a 12 cilindri da 5.0 litri di cilindrata, con angolo di 180 gradi fra le bancate. Questo cuore, sonoro come piaceva ad Herbert von Karajan, è una vera delizia per i sensi. Sviluppa 390 cavalli.

Ferrari GTO

Prima serie limitata dell’era moderna, questa “rossa” ha aperto il cantiere delle supercar al top di gamma del “cavallino rampante”. Nel suo stile si leggono delle parentele con la 308 GTB, ma le proporzioni sono completamente diverse. Anche il tono è decisamente più muscolare. Impossibile non farsi travolgere dal bombardamento emotivo che regalano le sue forme. Qui siamo in presenza di un’auto davvero scultorea e teatrale, che stimola al meglio le corde sensoriali. Un vero gioiello del design. Il motore, disposto in senso longitudinale, ha una cilindrata di 2855 centimetri cubi. Si tratta di un V8 biturbo di eccellente fattura, che eroga una potenza massima di 400 cavalli a 7000 giri al minuto, su 1160 chilogrammi di peso.

Ferrari F40

Lei è la Regina, la “rossa” più coinvolgente dell’era moderna ed una delle più carismatiche di sempre. Si concede allo sguardo con forme da prototipo da pista, ma i suoi tratti sono anche gentili nella loro elegante aggressività. Pietro Camardella ha disegnato per Pininfarina un capolavoro assoluto, destinato all’eternità. Se si dovesse scegliere un’auto da mandare nello spazio, per far conoscere ad eventuali extraterrestri lo stato dell’arte della specie umana, in termini di genio creativo e di passione, la scelta cadrebbe su di lei. Sono certo che la Ferrari F40 entrerebbe nel cuore anche delle civiltà aliene. Pure il resto è al top: dagli aspetti ingegneristici a quelli dinamici. Sublimi le scariche di adrenalina regalate dal suo V8 biturbo da 2.9 litri, con 478 cavalli all’attivo.

Ferrari F50

Altra “rossa” da sogno, unica e indimenticabile. Regala le emozioni dell’eccellenza tecnologica di casa Ferrari anche a cielo aperto. Il look non è armonico come quello della F40, ma resta di sublime intensità, specie con il tetto asportato. D’altronde porta la stessa firma. Sembra un prototipo del mondiale marche di inizio anni settanta ed è coinvolgente all’ennesima potenza. La Ferrari F50 sa come toccare le giuste corde emotive. Si starebbe ore ad osservarla. Questa è l’auto più vicina a una monoposto di F1 mai concepita a Maranello. Le parentele sono tante. Anche il motore discende da quello dei Gran Premi. Si tratta di un V12 da 4.7 litri, con 520 cavalli di potenza, espressi con musicalità meccaniche da antologia.

Ferrari Enzo

Porta il nome del fondatore della casa di Maranello, quindi non ci vuole molto a capire il tenore della sua eccellenza. Questa è una “rossa” da sogno, una bandiera della capacità tecnologica del “cavallino rampante”. Le sue linee sono votate a un’esotico minimalismo e disegnano proporzioni e volumi arditi, in modo molto pulito. Il risultato è un corpo stilistico di grande presa scenica, che cattura il cuore. Abbandonarsi al suo fascino è una cosa molto naturale. I tratti espressivi della Ferrari Enzo hanno qualcosa di magico, come la sua scheda tecnica. Fibra di carbonio a profusione, aerodinamica al top e un motore che è un’opera d’arte: un V12 da 6 litri, con oltre 660 cavalli, espressi con un sound da manuale.

Ferrari LaFerrari e LaFerrari Aperta

Qui si entra nell’era ibrida ed anche lo stile si proietta verso il futuro. Sembra un’astronave, dove il taglio esotico dei volumi non solo appaga gli occhi, ma anche i bisogni tecnici e funzionali, nel migliore dei modi. Da questa vettura da sogno è stata ricavata anche una versione Aperta. Entrambe si concedono alla vista con un look spettacolare, che cattura gli sguardi in ogni contesto ambientale. Impossibile non farsi conquistare dal loro carisma. Flavio Manzoni ha fatto un ottimo lavoro. L’energia dinamica giunge da un motore V12 da 6.3 litri di cilindrata, che eroga 800 cavalli, cui vanno aggiunti i 163 cavalli messi sul piatto dal propulsore elettrico. Facendo la somma, viene fuori una potenza combinata di 963 cavalli.

Ferrari Monza SP1 ed SP2

Queste sono le “rosse” stilisticamente più armoniche e statuarie disegnate da Flavio Manzoni. Si tratta di autentiche sculture dinamiche, capaci di ipnotizzare chi le guarda, per la loro straordinaria bellezza. Fluide e plastiche nei volumi, le Ferrari Monza SP1 ed SP2 sfoggiano delle alchimie dialettiche di straordinario candore. Nella loro composizione non c’è una virgola fuori posto. Tutto è perfetto. Incredibili le note con cui il motore fa sentire la voce. Stiamo parlando di un V12 aspirato da 6.5 litri di cilindrata, che scatena la sua energia con la forza travolgente di 810 cavalli di razza. L’accelerazione da 0 a 100 km/h viene liquidata in 2.9 secondi.Un bel biglietto da visita per aprire la Serie Icona,nata in omaggio alla tradizione.

Ferrari Daytona SP3

È la “rossa” che si aspettava da tempo ed una delle più carismatiche e affascinanti di sempre. Questa hypercar ha fatto subito breccia nel cuore degli appassionati. Sviluppata a partire dal telaio de LaFerrari Aperta, si offre in modo profondamente diverso, non solo sul piano estetico, ma anche per la rinuncia alla propulsione ibrida. Lei è la nuova espressione della Serie Icona. Pur se meno elegante delle Monza SP1 ed SP2, ha un carisma unico e una presa scenica di straordinaria intensità. Forse dai tempi della F40 non si vedeva una cosa del genere. Flavio Manzoni ha firmato una grande opera d’arte. Cuore pulsante è un motore V12 aspirato da 6.5 ​​litri, con 840 cavalli. Un vero capolavoro, sonoro in modo incredibile.

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