Frédéric Vasseur non ‘prenderà possesso’ del suo incarico in Ferrari fino al 9 gennaio, dopo le vacanze. Nel frattempo, Enrico Cardile fungerà da direttore tecnico, mentre Mattia Binotto affronta le ‘pratiche’ della successione. Cardile è il direttore del reparto telai e aerodinamica. A lui riferiscono Fabio Montecchi, project manager, gli aerodinamici David Sánchez e Diego Tondi, nonché il responsabile ‘performance’, Marco Adurno. Presenti anche il capo dei motori, Enrico Gualtieri, il direttore sportivo Laurent Mekies e il direttore di produzione Enrico Racca. Ma la gestione è stata piuttosto collegiale, con Mattia Binotto che ha mantenuto l’ultima parola.
Enrico Cardile fungerà da direttore tecnico della Ferrari fino al 9 gennaio in attesa che Frederic Vasseur prenda possesso delle sue funzioni
È la struttura che Binotto ha messo in piedi alla Ferrari quando gli è stato “consigliato” di delegare le funzioni di massimo responsabile tecnico perché accumulare quelle di caposquadra e direttore tecnico sembravano troppe. Vasseur dovrà prendere una decisione urgente: continuare con questa ‘leadership tecnica’, promuovendo Cardile al più alto livello di responsabilità o cercare un direttore tecnico esterno, che potrebbe essere incorporato solo dopo l’estate nella migliore delle ipotesi.
Sembra molto chiaro che Adrian Newey non sia affatto interessato. James Allison ha già assaggiato cos’è Maranello ed è fuggito velocemente dopo averci trascorso due tappe. E James Key sembra ben consolidato alla McLaren. La posizione ufficiale di Vasseur non è quella di caposquadra, ma di “manager”. E questo dà l’idea che Benedetto Vigna voglia giocare un ruolo importante nelle decisioni del GES, la Direzione Sportiva. Vigna, infatti, deve già vigilare su di lui nel suo ruolo di amministratore generale della Ferrari, ma potrebbe assumere un ruolo più attivo nel controllo della GES.
Vigna non è un uomo da corsa, ma è stato attivo assorbendo questo mondo. Tanto che è stato presente a tanti Gran Premi e che in alcune occasioni ha preferito l’albergo dove erano i meccanici e ha cenato con loro, come ha fatto a Barcellona. Sicuramente in questi giorni, da quando è stata annunciata la sua nomina fino al suo insediamento, Vasseur non sarà stato in ferie. Avrà riferito, fatto i suoi calcoli, sondato, parlato con Vigna ed Elkann. Ma poco potrà incidere già nel 2023. Infatti quando arriverà lunedì 9 gennaio, mancheranno solo 45 giorni all’inizio dei test e 55 per il primo Gran Premio di Formula 1.
In altre parole, la vettura della Ferrari per il 2023 sarà finita, avrà superato i crash test e sarà pronta per la presentazione. Forse sarà meglio aspettare a introdurre modifiche per vedere come si comporta la macchina in pista. Perché l’importante è come va la macchina in pista, se è migliore o almeno uguale alle concorrenti.