I procuratori federali in USA sostengono che Fiat Chrysler Automobiles, attraverso uno dei principali imputati nello scandalo UAW, “abbia cercato di corrompere e deformare la relazione di gestione del lavoro” con gli alti funzionari sindacali. L’affermazione contenuta in un memorandum per la condanna di Alphons Iacobelli, ex vicepresidente dei rapporti con i dipendenti di Fiat Chrysler, fa parte di quello che sembra essere un drammatico incremento delle accuse rivolte alla casa automobilistica italo americana.
I procuratori federali in USA sostengono che Fiat Chrysler Automobiles fosse a conoscenza delle attività illecite di alcuni suoi dirigenti
I pubblici ministeri hanno detto che la società voleva influenzare i contratti di lavoro e che i funzionari sindacali hanno fallito nel loro compito di rappresentare i membri del sindacato. La compagnia ha insistito sul fatto che l’illecito era limitato solo a singoli personaggi e non avrebbe influito sulla contrattazione con la United Auto Workers. Diversamente la pensano i procuratori federali che hanno scritto: “FCA ha cercato di ottenere vantaggi e concessioni nella negoziazione e amministrazione degli accordi collettivi con la UAW”. Queste conclusioni sono riportare in una nota di condanna di 14 pagine presentata lunedì in tribunale. “I funzionari di alto livello della UAW hanno cercato di arricchirsi e vivere stili di vita sontuosi piuttosto che fare gli interessi di decine di migliaia di membri del loro sindacato.”
FCA US rispedisce le accuse al mittente
Nella sua risposta alle accuse, la società si è definita una vittima nel caso. “Fiat Chrysler USA ribadisce con fermezza che è stata vittima di una condotta illegale da parte di alcuni individui che in passato ricoprivano ruoli di leadership presso il National Training Center (NTC), un’entità legale indipendente. FCA US conferma inoltre che la condotta di questi individui non ha avuto alcun impatto sul contratto collettivo di lavoro “, secondo una dichiarazione rilasciata lunedì sera. Anche il sindacato coinvolto ha insistito sul fatto che il caso fosse limitato a singoli individui.
“La UAW ha tolleranza zero per corruzione o illeciti, a qualsiasi livello dell’organizzazione. Il nostro gruppo dirigente non era a conoscenza della cattiva condotta che coinvolgeva ex membri del sindacato ed ex dirigenti di Fiat Chrysler finché non è stata portata alla nostra attenzione dal governo “, ha detto l’anno scorso il presidente della UAW Dennis Williams.
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