Con l’approdo del 2023 comincia un nuovo anno anche per la Scuderia Ferrari che, ufficialmente proprio a partire da domani, introduce un nuovo corso con l’effettivo insediamento a Maranello di Frederic Vasseur. Un passaggio necessario per voltare pagina e per lasciarsi alle spalle la precedente gestione affidata a Mattia Binotto.
A Maranello pare ci sia aria di fiducia, oltre a quella tipica del cambiamento. Una fiducia quanto mai necessaria per raccogliere quanto di buono c’è nella lenta ripresa e nei concreti risultati ottenuti lungo il corso della stagione 2022 di Formula 1, un sentimento utile a garantire piccole dosi di ottimismo utili per puntare alla concretezza.
A dispetto delle critiche e delle false ipotesi, in Ferrari pare ci sia di che sorridere perlomeno se si guarda ai sentimenti che si stagliano attorno alla nuova monoposto; una 675 che pare essere nata piuttosto bene, forte di uno sviluppo cominciato in anticipo e capace di attingere quanto di buono c’era sulla F1-75 a effetto suolo della passata stagione.
In merito alla monoposto che sta nascendo fra le stanze della Gestione Sportiva di Maranello, l’uscente Mattia Binotto aveva fatto intendere che parte delle risorse messe da parte bloccando lo sviluppo della F1-75 fossero state destinate proprio alla gestazione della 675. Una condizione imprescindibile per formalizzare un cambio di passo che dovrebbe condurre, stabilmente, la Ferrari a garantirsi una proficua lotta per il Mondiale. L’ottimismo che gravita attorno alla futura Ferrari 675 (che è la sigla di progetto della nuova monoposto) è dovuto al fatto che i dati prodotti in galleria del vento sembrano confermare i buoni propositi del Cavallino Rampante per la stagione che lo attende.
La nuova stagione della Ferrari comincerà a partire da domani
Il via della stagione 2023 del Circus sarà formalizzato quindi a partire da domani, per quel che riguarda la Ferrari. Ad aprire le danze ci penserà l’approdo definitivo a Maranello di Frederic Vasseur, al quale John Elkann e Benedetto Vigna hanno affidato il timone del muretto Ferrari. Al netto delle tempistiche, si può ammettere che il progetto della nuova 675 di casa Ferrari non potrà essere il primo progetto nato sotto la nuova gestione affidata a Vasseur; piuttosto l’ingegnere francese, ex team principal dell’Alfa Romeo, si troverà fra le mani un progetto giunto ormai ad una fase realizzativa piuttosto avanzata.
Le indiscrezioni emerse da più di qualche settimana dicono che la 675 è una monoposto nata piuttosto bene, perlomeno se posta in stretta relazione con la sua progenitrice ovvero con la F1-75 dello scorso anno. Bisognerà comprendere però dove si troverà la Red Bull, in termini di sviluppo, e anche la Mercedes che vorrà voltare pagina dopo una stagione decisamente in salita. Se il passo in avanti rispetto alla F1-75 sarebbe piuttosto consistente, sarà interessante il confronto con i due principali competitor.
Si può ammettere quindi che l’uscita di scena di Mattia Binotto non abbia prodotto strani fenomeni a Maranello, ovvero pare non abbia scalfito i livelli motivazionali che hanno permesso di risalire la china nel 2022 dopo qualche stagione particolarmente difficoltosa. L’obiettivo d’altronde è piuttosto chiaro: ridurre a zero il delta prestazionale tra Ferrari e Red Bull.
Non c’è spazio per parlare di rivoluzione
La condizione che si troverà di fronte a se domani Frederic Vasseur dice che potrà pensare poco o nulla a una effettiva rivoluzione. Il tempo non c’è e la prima fase dell’approdo in Ferrari per Vassuer punterà piuttosto a ragionare su piccole revisioni utili a garantirsi una più naturale ambientazione. In ogni caso l’approccio alla nuova monoposto potrebbe risultare più pacato del solito in virtù dei già citati ottimi riscontri fatti registrare dal nuovo progetto nel confronto diretto con la precedente F1-75.
Gli imperativi utili per migliorare il precedente progetto imponevano un miglioramento dell’efficienza aerodinamica per puntare a velocità massime più consistente, oltre al miglioramento della gestione delle gomme anche in virtù di una modifica sulle mescole apportata da Pirelli specialmente sulle unità applicabili all’assale anteriore.
In ogni caso la nuova 675 dovrebbe risultare piuttosto simile alla precedente F1-75 in termini di forme, ad eccezione di una revisione della sezione posteriore che beneficerà di una nuova trasmissione utile per garantire una zona “Coca Cola” più marcata; praticamente intatte dovrebbero rimanere anche le pance scavate, così come la nuova impostazione del sistema di raffreddamento. D’altronde si tratta di due caratteristiche che hanno prodotto ottimi riscontri lo scorso anno.
La nuova monoposto sarà più leggera
Un aspetto interessante sul quale si sta lavorando a Maranello è pure quello legato ai valori di peso espressi alla bilancia. La volontà del progetto è quella di scendere di poco sotto il limite regolamentare fissato a 796 chilogrammi, in modo da poter disporre di un valore in zavorra pari a circa 5 chilogrammi utili per puntare a un’eventuale ottimizzazione del bilanciamento complessivo.
Il propulsore 066/7 affidato alle cure del team guidato da Enrico Gualtieri avrebbe poi ritrovato i corretti valori di potenza visti a inizio 2022, di pari passo con gli accresciuti riscontri in termini di affidabilità che avevano caratterizzato, a più riprese, la parte rimanente della stagione del Cavallino Rampante. L’unità pare abbia prodotto ottimi riscontri al banco e dovrebbe quindi garantire un minor ricorso alle sostituzioni della power unit che lo scorso anno sono state ben sei nel corso della stagione.
In questo modo Frederic Vasseur potrà disporre fra le sue mani di una monoposto in grado di garantirsi i favori del team. Un team che il francese potrà rivedere più avanti, soprattutto in quelle aree che hanno prodotto riscontri poco favorevoli nel passato. Su tutti, ormai da tempo si vocifera di un ritorno a Maranello di Simone Resta nel ruolo di responsabile del progetto della nuova monoposto prevista per la stagione iridata 2024.