Lo stabilimento di Termini Imerese, ex Fiat, dopo le notizie confortanti degli ultimi mesi sembrerebbe essere in pericolo di chiusura definitiva, almeno secondo quanto denunciano gli operai ancora in cassa integrazione.
Non è affatto terminato l’incubo che assale gli operai di Termini Imerese attualmente in cassa integrazione, che dopo la notizia di meno di un mese fa riguardante l’avvio, in un futuro prossimo, della produzione di auto ibride per l’intervento dell’azienda Grifa (con tanto di firma del verbale presso il ministero dello Sviluppo Economico), l’ipotesi di ritorno al lavoro è ancora remota secondo gran parte degli operai, che credono piuttosto in una chiusura definitiva dello stabilimento.
A parlare, in un’intervista riportata dall’edizione online de Il Fatto Quotidiano, è Filippo Giunta, ex operaio Fiat a Termini Imerese e ora libraio sempre nel Comune appartenente alla Provincia di Palermo.
“Le auto a Termini Imerese non si faranno più“, denuncia l’ex operaio, che spiega: “Produrre automobili è un’attività complessa, che richiede innanzitutto professionalità, con una struttura e un piano concreto da realizzare“.
La reazione di Filippo Giunta non è affatto improvvisata, dal momento che secondo le notizie degli ultimi giorni l’azienda Grifa, che avrebbe dovuto rilanciare lo stabilimento di Termini Imerese con la produzione di auto ibride, non abbia a disposizione denaro sufficiente per consentire il regolare avvio dell’attività e il relativo ritorno al lavoro dei 760 operai in cassa integrazione.