Il 17 marzo è già vicino e il primo appuntamento del WEC, la 1000 Miglia di Sebring, risulta ormai prossimo al debutto nel Mondiale Endurance della nuova Ferrari 499P ovvero l’inedita Hypercar con la quale il Cavallino Rampante formalizza il rientro in maniera ufficiale nelle corse di durata. Un motivo ulteriore per praticare una importante sessione di test sullo storico tracciato di Sebring, un nastro di asfalto che rimane fra i più iconici di quelli disponibili nell’intero panorama mondiale delle corse.
Dopo i test svolti a Vallelunga, che avevano concluso la lunga fase di messa a punto e validazione praticata nell’ormai concluso 2022, prosegue in questo modo il percorso di avvicinamento al Mondiale Endurance del Cavallino Rampante che ha introdotto infatti la nuova Ferrari 499P al di là dell’Oceano Atlantico. Il debutto in gara, ormai vicino, risulta quanto mai necessario per focalizzare l’attenzione sugli ultimi dettagli specialmente in relazione al fatto che l’asfalto che caratterizza il tracciato di Sebring è fra i più sconnessi a disposizione e può risultare utile per comincia ora un approccio nuovo alle corse di durata: come appunto nel caso della Ferrari.
Il test a Sebring del quale si è reso protagonista la Ferrari 499P è servito anche per effettuare alcune riprese promozionali
Proprio a Sebring la nuova Ferrari 499P formalizzerà il suo debutto nel WEC il prossimo 17 marzo; il test rappresenta quindi un’occasione irrinunciabile per il Cavallino Rampante che è intervenuto in Florida anche per mettere in pratica alcune riprese promozionali.
In ogni caso non è possibile ammettere quelle che sono le caratteristiche dei test proposti dalla Ferrari 499 negli Stati Uniti, dal momento che si sa che il Cavallino Rampante sta compiendo delle prove Oltreoceano sebbene non è chiaro se si tratta di test sulla lunga durata o meno. La Hypercar del Cavallino Rampante ha quindi approcciato un programma che potrebbe risultare simile a quello proposto dalla Porsche con la nuova 963 della classe LMDh; il prototipo del costruttore tedesco ha infatti praticato un test di lunga durata, pari a 36 ore no stop, proprio presso lo stesso tracciato di Sebring nei mesi scorsi.
Il Cavallino Rampante ha sfruttato la vicinanza di Sebring con Daytona dove si correrà questo fine settimana la celebre 24 Ore e dove sono impegnati gli equipaggi ufficiali di casa Ferrari. In questo modo è possibile che alcuni piloti ufficiali del parterre a disposizione del Cavallino Rampante siano stati in grado di cogliere l’occasione per proseguire il programma di sviluppo a bordo della nuova Ferrari 499P.
La 499P potrebbe rimanere a Sebring
Al momento si apprende soltanto che il Cavallino Rampante si è impegnato in una due giorni di test con la nuova Ferrari 499P a Sebring, un arco temporale utile per familiarizzare col tracciato di 6 chilometri sia nel caso della 499P che degli equipaggi coinvolti nel progetto di ritorno nell’Endurance.
Come si legge nella nota rilasciata dalla Scuderia di Maranello, sulla Ferrari 499P sono state collaudate alcune soluzioni con l’obiettivo di migliorare l’affidabilità della inedita Hypercar. Inoltre, il Cavallino Rampante ha ammesso che “la particolare natura dello storico tracciato della Florida, famoso per le irregolarità del suo manto stradale, ha consentito di raccogliere indicazioni utili sulle risposte di sospensioni e telaio a sollecitazioni intense”.
Dalle immagini emerse non risultano stravolgimenti nell’impostazione aerodinamica proposta dalla 499P al momento del debutto. In ogni caso sembrerebbe che la Hypercar di casa Ferrari rimarrà negli USA per partecipare poi alla sessione collettiva di test in programma a Sebring a inizio marzo.
D’altronde il Cavallino Rampante vuole presentarsi ben preparato a Sebring con la nuova Ferrari 499P, cinquant’anni dopo l’ultimo impegno messo in pratica in forma ufficiale nell’Endurance che conta. Come ha aggiunto Alessandro Pier Guidi, che ha guidato la 499P durante la due giorni di test a Sebring, si è trattato di un test parecchio importante perché “abbiamo avuto modo di provare la 499P sulla pista dove debutteremo”, ha ammesso.
Lo stesso Pier Guidi ha ammesso anche il fatto che si tratta di “un tracciato che oltretutto è molto severo con le componenti meccaniche della vettura. Mi sono divertito tantissimo a guidare la vettura su questa pista”, confermando poi che “i riscontri di questa due giorni sono positivi; abbiamo accumulato esperienza che sarà importante alla 1000 Miglia e, soprattutto, abbiamo avuto modo di avere dei riferimenti precisi rispetto ai nostri avversari anche dal punto di vista cronometrico. Abbiamo ancora molto lavoro da fare per migliorare ulteriormente, ma sappiamo in che direzione farlo”.