Mettere mano su un’auto come la Ferrari F40, per un ciclo di detailing, metterebbe una certa ansia in gran parte dei lettori di questo post, ma i professionisti della materia sono sicuri del fatto loro e non si fanno problemi ad intervenire sulla regina delle supercar, per riportarla allo splendore delle origini.
Il video odierno ci mostra proprio un esemplare della specie, mentre viene sottoposto a delle cure estetiche dettagliate, che interessano anche la manutenzione e la lucidatura della carrozzeria, dei cerchi, degli scarichi e degli interni. Tutto questo con un’attenzione maniacale per le finiture e con l’uso di materiali moderni e sofisticati, a volte basati sulle nanotecnologie.
Nel filmato sono sintetizzate le diverse fasi della lavorazione, eseguita con la dovuta accuratezza. L’esemplare è del 1992. Doverosa la perfezione assoluta, anche perché questa Ferrari F40 è stata messa in vendita in Arizona da RM Sotheby’s. Quindi doveva essere nel miglior stato di forma. Gli autori del detailing fanno sapere che ogni centimetro della carrozzeria è stato toccato, per raggiungere un risultato impeccabile su tutti i fronti.
Ovviamente gli interventi si sono estesi anche all’abitacolo, perché il pacchetto fosse perfetto in tutta l’esecuzione. Il video è diviso in alcuni capitoli, che mettono a fuoco le diverse fasi del processo di revisione. Lascio a voi il giudizio sul risultato che, dal mio punto di vista, è sensazionale. Dopo il trattamento la regina delle “rosse” sembra ancora più affascinante.
Incredibile come questa vettura, presentata nel lontano 1987, riesca ancora oggi a piegare il fascino di tutte le supercar ed hypercar nate dopo di lei. La sua linea è travolgente. Nulla le può essere paragonato. La Ferrari F40 ha un fascino esotico ed etereo, che la pone su un pianeta diverso. Quando si muove su strada, tutti gli altri veicoli sembrano dei banali elettrodomestici, privi di anima.
Ferrari F40: il mito dell’era moderna
Pininfarina ha firmato un capolavoro assoluto, entrato nell’Olimpo insieme alla 250 GTO, alla 330 P4 e a poche altre. Nei suoi tratti espressivi si legge una connessione coi prototipi che disputavano la 24 Ore di Le Mans negli anni settanta, ma qui c’è anche una grande armonia formale, che ne fa un’icona di bellezza, capace di vincere i più prestigiosi concorsi d’eleganza del pianeta. In quelle cornici competitive e glamour, i modelli nati espressamente per deliziare gli occhi (e incuranti dei bisogni funzionali) sono costretti ad arrendersi al suo splendore unico e inarrivabile.
Se lo stile recita un ruolo primario nel coinvolgimento sensoriale prodotto dalla Ferrari F40, tutto il resto non è certamente da meno, a partire dal motore. La spinta è affidata a un V8 biturbo da 2.9 litri, che eroga 478 cavalli di potenza, espressi in modo rabbioso. Oggi molte auto fanno meglio, ma le scariche di coppia della fantastica “rossa” alata, il temperamento del suo cuore e le musicalità meccaniche sviluppate dai moti meccanici imprimono dei ricordi nettamente migliori.
Con questa creatura si viene proiettati in un universo magico, dove tutti assume un sapore diverso. L’accelerazione da 0 a 200 km/h viene liquidata in 12 secondi netti (ma alcuni tester hanno fatto pure meglio). Il picco velocistico è di 324 km/h. Ai suoi tempi nessuno faceva meglio. Pure oggi questi dati si fanno valere, anche perché accompagnati da un quadro emotivo che non teme paragoni.
Di alto livello la coerenza fra tutti gli elementi di questa vettura, dove il design si coniuga al motore, al telaio, alle sospensioni, al cambio e a tutto il resto in modo impeccabile. Il merito è dell’ingegnere Nicola Materazzi, recentemente scomparso. Lui, da unico regista del progetto, ha saputo conferire una perfezione espressiva, nell’ambito della filosofia del modello, che lascia tutti a bocca aperta. Oggi come ieri. A voi il video del processo di detailing messo in atto su uno splendido esemplare di Ferrari F40 del 1992. Buona visione!