Tuffarsi nelle emozioni romantiche del passato, con una Ferrari 250 GTO, è una delle cose più belle che possano succedere a un appassionato d’auto. Il video odierno ci consegna proprio questa opportunità, con un cortometraggio ben confezionato, tutto da vivere. Protagonista delle riprese, eseguite sia dall’esterno che dall’interno, è un esemplare del 1964, che appartiene alla seconda serie della Gran Turismo Omologata.
Questo step evolutivo giunse per mantenere alta la competitività del modello, che aveva dato prova di grande eccellenza negli anni precedenti. Le modiche si concentrarono quasi esclusivamente sulla carrozzeria, che assunse un nuovo aspetto, meno seducente ma sempre pieno di fascino. Qui a dettare l’agenda furono le necessità aerodinamiche e funzionali, perché l’obiettivo dei tecnici era quello di trionfare in gara, non nei concorsi d’eleganza, che pure il modello poteva affrontare a testa alta. In totale furono sette gli esemplari della specie così allestiti. Tre presero forma proprio in questo modo; altri quattro nacquero dalla conversione di altrettanti esemplari della prima serie.
Alcuni affinamenti furono eseguiti anche sulla meccanica, per migliorare un pacchetto già votato all’eccellenza. La Ferrari 250 GTO porta un nome che fa venire i brividi di piacere agli amanti delle belle auto. Hanno questa sigla alcune creature straordinarie del “cavallino rampante“, entrate nella leggenda. La versione del 1964 si offre alla vista con un’impostazione del padiglione che ricorda la 250 Le Mans. Così fu aggiornata la tela espressiva, per puntare alla gloria. Il siero del rinnovamento andò a segno, proteggendo le “rosse” dal veleno lanciato dalle competitive Cobra.
La gloriosa granturismo si congedò nel migliore dei modi, col terzo successo di fila nel Campionato Mondiale Marche. Nell’anno dell’addio ufficiale numerose furono le vittorie. Tra le altre, meritano di essere citate quelle ottenute al Tour de France, alla 2000 km di Daytona e alla 500 km di Spa del 1964. Cuore pulsante del modello, anche in questo caso, era un motore V12 da 3.0 litri di cilindrata, con 300 cavalli all’attivo. Sublimi le sue melodie meccaniche, gustabili in modo adeguato nel video che accompagna questo post. Ve ne consigliamo la visione, con le casse rigorosamente accese. Buon divertimento!