Il ministero dei Trasporti ha stanziato 25,3 milioni di euro per il bonus patente. L’investimento delle autorità governative si prefigge di supportare i ragazzi, dai 18 ai 35 anni, interessati a ottenere l’abilitazione professionale che dà la possibilità di guidare veicoli adibiti all’autotrasporto di persone e di merci. La somma messa sul piatto copre il periodo che va dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2026.
La proposta è stata stabilita dal precedente Draghi per supportare la formazione di nuova forza lavoro nel settore dei trasporti, fortemente penalizzato negli ultimi anni. La disposizione è indicata nel ‘Programma patenti giovani autisti per l’autotrasporto’ istituito con la legge n. 156/2021.
Bonus patente: chi ne ha diritto e come farne richiesta
Nella nota ufficiale pubblicata dal dicastero di Matteo Salvini si evidenzia come il buono viene ripartito: 3,7 milioni di euro sono destinati per il 2022, mentre ulteriori 5,4 milioni di euro saranno corrisposti a cadenza annuale dal 2023 al 2026. La cifra accordata coprirà l’80 per cento delle spese sostenute per il conseguimento della licenza, fino a un limite massimo di 2.500 euro e verrà riconosciuto una tantum.
Le domande potranno essere inviate a partire dalle ore 12.00 del 6 febbraio 2023, quando sarà attivato il portale per le autoscuole. Per quanto riguarda, invece, gli aspiranti autisti, potranno essere inviate la settimana successiva, dalle ore 12.00 del 13 febbraio a questo indirizzo. Le richieste andranno inoltrate direttamente dal sito, compilando il modulo caricato sullo stesso sito, dove sarà fornita ogni delucidazione del caso anche sull’informativa all’utenza e ai quesiti più ricorrenti (FAQ).
Il buono è caricato nell’area riservata dall’aspirante autista. Che ha modo di trarne godimento prezzo le autoscuole aderenti all’iniziativa, disposte a concedere uno sconto sulle spese di formazione nei termini pattuiti dal Governo. Tali autoscuole sono obbligate ad accettare il buono.
Per conseguire il bonus patente è obbligatorio rispettare ciascuna delle voci indicate sui canali ufficiali, compreso l’invio della documentazione, mediante le credenziali CIE (Carta d’Identità Elettronica), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale).
Il bonus patente è relativo alle licenze C, C1, CE, C1E, D, D1, DE e CQC (Carta di Qualificazione del Conducente). La cifra verrà accordata fino a esaurimento fondo secondo l’invio cronologico di presentazione delle domande, per ciascun anno dal 2022 al 2026. Il bonus patente non va a formare il reddito imponibile e non viene preso in considerazione nella dichiarazione dei redditi Isee.
L’ammontare sarà erogato sotto forma di voucher e il beneficiario se ne dovrà avvalere entro e non oltre i 60 giorni successivi dalla emissione. Se sono scaduti, è comunque possibile inviare di nuovo la richiesta per l’ottenimento dell’incentivo.
Sussiste, inoltre, un limite di tempo da osservare in merito al conseguimento della licenza di guida: 18 mesi dalla fruizione dell’importo.
Relativamente alle autoscuole, il voucher viene attribuito entro il 30° giorno dall’invio della fattura riportante il corrispettivo del bonus patente. Qualora l’agevolazione non venga spesa nei termini stabiliti, l’autoscuola verrà esclusa dal portale ed è perseguibile con ulteriori sanzioni.
Attraverso il Decreto Dirigenziale del 30 gennaio 2023, si puntualizza che per avere il bonus patente i candidati devono avere sostenuto o sostenere la spesa di formazione necessaria. Ciò tenendo sempre presente che l’erogazione del buono è vincolato al conseguimento dei titoli o delle abilitazioni nei termini prestabiliti sopra indicati.
Il testo sembra, dunque, autorizzare le autoscuole a essere pagate dal candidato per il servizio offerto, per poi restituirne l’80 per cento (fino a 2 mila euro) in seguito all’ottenimento della licenza di guida. Per averne la certezza, tocca attendere la pubblicazione delle FAQ (Frequently Asked Questions) sul sito del ministero dei Trasporti.