Il mercato auto 2022 si è chiuso con segno negativo per i principali mercati europei, che in media hanno riportato una contrazione del 5,7 per cento rispetto al 2021. Ciò malgrado l’anno precedente non fosse stato proprio da incorniciare, dati i conclamati problemi avvertiti soprattutto nei mesi conclusivi.
Allora è scoppiata la crisi delle catene di approvvigionamento per l’ottenimento delle materie prime e dei componenti per l’espletamento del regolare servizio da parte delle Case automobilistiche del Vecchio Continente. Le conseguenze provocate dallo scoppio dell’emergenza sanitaria da Covid-19 hanno avuto un pesante effetto sull’economia, nell’industria delle quattro ruote e non solo.
Mercato auto: le difficoltà in Italia
Le aziende produttrici dei microchip hanno avuto l’ingrato compito di effettuare una scrematura tra la clientela, stabilendo quali committenti accontentare per primi. La criticità non ha avuto fine nel mercato auto nel 2022, ma, al contrario, si è aggravata. Di conseguenza, i guidatori sono stati costretti ad accettare lunghi tempi di attesa o a prendere in analisi dei canali alternativi, quali l’usato e il noleggio, a lungo o breve termine.
L’unico segnale positivo arriva dal comparto delle elettrificate, costituito da ibride ed elettriche. Queste sono cresciute del 12 per cento, con un netto aumento della diffusione dei mezzi a batteria, con un più 27,6 per cento. Premesso che le bev partivano più indietro rispetto alle ibride, si tratta comunque di un importante segnale.
Se prendiamo in esame esclusivamente la nostra penisola, l’Italia esce anche peggio delle principali vicine di casa, con un rovinoso calo delle immatricolazioni, pari al 9,5 per cento. In merito alle elettrificate, c’è stato un leggero sviluppo (più 1,4 per cento), comunque di gran lunga inferiore se rapportato alla media. Nonostante costituissero già una ristretta nicchia, le full electric hanno avuto un tracollo: meno 26,6 per cento, in controtendenza al resto del Vecchio Continente.
Segugio.it – società leader nell’ambito della concessione online di prodotti di credito e nella comparazione delle polizze Rc Auto e utilities – ha condotto un’indagine approfondita su milioni di preventivi eseguiti sul sito nel 2022. Lo studio ha consentito di trarre le somme sulle disparità tra le varie zone dello Stivale per quanto riguarda l’acquisto di auto nuove. Ad aver alimentato il sistema è stato il Nord-Ovest, specialmente tre Regioni: Valle d’Aosta (3,3 per cento), Lombardia (2,9 per cento) e Piemonte (2,6 per cento). I valori minimi sono stati, invece, rilevati in Puglia (1,6 per cento), Molise (1,5 per cento) e Sardegna (1,4).
Il 39 per cento delle immatricolazioni ha riguardato le elettrificate, in misura differente lungo il territorio. La numero uno è, in tal caso, il Trentino-Alto Adige con quasi la metà (45,8 per cento), seguita da Liguria (44,2 per cento) e Lazio (43,7 per cento). In fondo alla graduatoria figurano le Regioni del Mezzogiorno, nello specifico la Sicilia (33,6 per cento), la Campania (28,9 per cento) e la Basilicata (24,3 per cento).
Gli autori del report hanno, dunque, passato al vaglio le varie Province. È emerso che la percentuale più elevata si concentra a Milano (3,5 per cento), Aosta (3,3 per cento) e Monza e Brianza (2,9 per cento). Sul lato opposto si collocano le città di Enna, Nuoro e Brindisi con l’1 per cento. A livello di elettrificate, spiccano Sondrio (51,5 per cento), Como (49 per cento) e Trento (47,2 per cento). Nei bassifondi compaiono Caserta (23,3 per cento), Matera (20,8 per cento) e Vibo Valentia (20,5 per cento).
Tra le Province più popolose la percentuale più alta del mercato auto nuove 2022 la registra Milano (3,5 per cento), davanti a Torino (2,6 per cento), Roma (2,4 per cento), Napoli e Palermo (2,1 per cento). Restringendo il cerchio alle elettrificate, la leadership è di Roma (44,9 per cento), tallonata da Milano (43,8 per cento); seguono Torino (37,7 per cento), Palermo (29,5 per cento) e Napoli (29,4 per cento).
Fonte: Segugio.it