Le Ferrari 250 sono l’essenza del mito del “cavallino rampante“. Basta sentire il loro nome per tuffarsi nell’Olimpo delle emozioni. I modelli che portano questa sigla sono entrati nella leggenda. Alcuni più di altri: è il caso della 250 GTO e della 250 GT Berlinetta Passo Corto, nota come SWB. Difficile vedere una di queste straordinarie creature su strada. Diventa qualcosa di epico incontrarle insieme, impegnate nelle riprese di un video fuori dal comune. Proprio questo è successo in Francia. Roba da strappare le lacrime dagli occhi per la gioia, almeno in chi vive la passione come un dono del cielo.
Le strade scelte per le riprese sono quelle del Vaucluse, nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Protagoniste due auto dal pedigree incredibile, che fanno impazzire ogni collezionista degno di stima. Queste leggendarie opere d’arte a quattro ruote, per l’occasione, sono state affidate a piloti di adeguato calibro: Emmanuel Collard e Benoît Tréluyer. Entrambi hanno vissuto l’esperienza con grandissimo entusiasmo, consapevoli di quanto siano stati fortunati a vivere un’opportunità del genere. Il risultato è un video da antologia, pubblicato sul canale YouTube di Once Upon A Car.
Incredibile lo splendore delle riprese esterne ed interne, da gustare con le casse rigorosamente accese. Negli on-board camera si può gustare in modo adrenalinico il sublime suono dei motori V12 che alimentano le danze delle due vetture. A fare da set sono state delle strade chiuse espressamente al traffico per l’occasione. Noblesse oblige! Davvero raro trovare in rete un video così ben fatto. Alla regia David Bilowus, che si è occupato anche del montaggio. Facciamo a lui e agli altri membri dello staff i più sinceri complimenti. Prima di passare la palla ai fotogrammi, giusto fare un breve ripasso delle caratteristiche delle due auto protagoniste del filmato, iniziando dalla più prestigiosa.
Ferrari 250 GTO
Questa è la “rossa” più iconica di sempre, il mito per antonomasia. Il suo debutto in società avvenne nel 1962. Un anno da segnare nella storia, perché ha dato i natali alla migliore espressione dell’arte automobilistica. Le forme della 250 GTO sgorgarono dal nudo metallo grazie alle magiche virtù di Sergio Scaglietti, facendo tesoro dei suggerimenti aerodinamici di Giotto Bizzarrini. L’esito degli sforzi creativi fu una vettura che definire capolavoro è riduttivo. Al suo cospetto si resta senza fiato. Potrebbe scalzare tranquillamente la Gioconda dal Louvre.
I tratti sinuosi e sensuali della carrozzeria entrano nel cuore dalla porta principale, per fissarvisi in modo perenne. La Ferrari 250 GTO è la perfezione fatta materia. Il compito della spinta è affidato a un motore V12 da 3 litri di cilindrata, che eroga 300 cavalli di potenza, per una velocità massima nell’ordine dei 290 km/h. Questa unità propulsiva, legata in modo intimo a quella della 250 Testa Rossa, regala melodie meccaniche uniche e irripetibili, che il video restituisce con un buon livello di fedeltà. Si starebbe giorni interi ad ascoltarle, senza mai staccare.
Grandi le doti dinamiche del modello, assecondate dall’ottimo telaio a traliccio di tubi di acciaio, dalla precisione dello sterzo e dalla robustezza del cambio a 5 rapporti sincronizzati. Scaricare a terra tutta la sua potenza non è un esercizio per tutti, ma regala emozioni spaziali. Ai quattro potenti dischi il compito di smorzarne la corsa. Il ricchissimo palmares conferma l’eccellenza delle sue doti. Questa vettura vinse tre titoli mondiali tra il 1962 e il 1964. Furono 39 gli esemplari prodotti: i più belli sono i 32 con la carrozzeria della prima serie, come quello protagonista del video.
Ferrari 250 GT SWB
La Ferrari 250 GT Berlinetta passo corto è nota ai più come SWB (Short Wheel Base). Suggestive le sue forme, dove si miscelano al meglio le note dell’eleganza e della sportività. Senza ombra di dubbio è una delle auto più affascinanti di tutti i tempi. Può sfilare con nonchalance nei posti più chic del mondo o nei concorsi più esclusivi del pianeta, ma è anche in grado di imporsi in pista, dettando la sua legge. La si può anche vedere come un’auto da corsa in abito da sera.
Questa sua versatilità ne fa una delle migliori rappresentanti della specie. Lunghissima la scia di successi messi a segno nelle gare internazionali. Un risultato reso possibile da una progettazione esemplare, frutto di alcuni dei migliori geni ingegneristici del tempo. Il debutto del modello avvenne al Salone dell’Auto di Parigi del 1959. Nella capitale francese catturò subito l’attenzione di tutti, conquistati dalla forza del suo carisma. Sotto il cofano anteriore della 250 GT SWB pulsa un motore V12 da 3 litri di cilindrata, capace di sviluppare 240 cavalli di potenza massima sulla versione stradale e 280 cavalli sulla versione Competizione, più orientata all’impegno fra i cordoli dei circuiti e dei campi di gara.
Anche in questo caso le melodie meccaniche sono al vertice. L’energia propulsiva giunge sulle ruote posteriori con il supporto di un cambio sincronizzato a quattro rapporti, che garantisce ottime doti di manovrabilità e tenuta. All’efficienza dinamica del modello concorre il telaio a traliccio di tubi in acciaio, che regalava congrui livelli di robustezza nel suo periodo storico. L’interasse di 240 centimetri fu scelto per una migliore maneggevolezza rispetto alla 250 Tour de France.