C’è la necessità di chiarire alcuni punti nelle ultime dichiarazioni del team principal della Scuderia Ferrari, Frederic Vasseur. Il numero uno del muretto Ferrari ha avuto la necessità di mettere un freno alle polemiche che si rincorrono dall’indomani dell’avvio del Mondiale in Bahrain. Vasseur ha blindato gli uomini che possiedono ruoli importanti nel team, garantendo un cambio di passo già a partire dall’appuntamento di Jeddah previsto per questo fine settimana.
Di certo dal secondo appuntamento stagionale ci si attendono riscontri differenti rispetto a quelli espressi in Bahrain. Frederic Vasseur lo sa e garantisce che il cambio di passo ci sarà, ammettendo che i giudizi scaturiti dalle prestazioni espresse al Sakhir risultano prematuri nell’ottica del voler applicare una caratterizzazione completa alle performance esprimibili dalla nuova SF-23.
Nel frattempo a Charles Leclerc, proprio a Jeddah, toccherà scontare 10 posizioni di penalità in griglia di partenza in virtù dell’utilizzo della terza centralina, dal momento che due sono rimaste danneggiate dalle problematiche emerse in Bahrain che lo hanno condotto al ritiro. In merito alle dimissioni dell’aerodinamico David Sanchez, Frederic Vasseur non è voluto entrare troppo nel dettaglio durante l’incontro riservato ai media in cui ha discusso del presente e del futuro della Scuderia. L’ingegnere aerospaziale francese si è limitato ad augurargli buona fortuna.
Secondo Frederic Vasseur, la Scuderia non dovrà fare i conti con nuovi addii
In questi giorni si era discusso anche dell’eventualità che l’addio di David Sanchez poteva coincidere con la concretizzazione di tutta una nuova serie di addii. Un’ipotesi che secondo Frederic Vasseur sarebbe priva di ogni fondamento, specialmente in merito a figure chiave nella gestione del team. Proprio in riferimento a queste figure, Vasseur ha ammesso che non ci sarà spazio per altre manovre di questo tipo sebbene “in un team di Formula 1 ci sono costantemente che vanno via e altre che arrivano”, ha ammesso.
In questa direzione, non sembrerebbe in discussione la permanenza in Ferrari di Laurent Mekies. Il direttore sportivo rimarrebbe infatti saldamente ancorato al proprio ruolo, tanto che Frederic Vassuer ha aggiunto che il francese sarà “uno dei pilastri fondamentali per il futuro della Scuderia”. Allo stesso tempo in queste ultime ore si era parlato pure di un possibile rientro in Ferrari di Simone Resta, finito in Haas per alcune presunte problematiche patite durante la precedente gestione tecnica e sportiva affidata a Mattia Binotto. In merito a Resta, Frederic Vasseur ha voluto chiarire che in Haas sta facendo un ottimo lavoro e che in questa direzione la volontà è quella di lasciare tutto com’è; assicurando quindi la possibilità di escludere un possibile rientro a Maranello per il tecnico ex Ferrari.
Federic Vasseur ci ha tenuto anche a rassicurare sulle eventualità derivanti da indiscrezioni in merito ai rapporti col CEO di Ferrari, Benedetto Vigna. L’ingegnere ha ammesso che tra loro due esiste un valido rapporto di collaborazione che prevede anche la volontà di mettere a punto sempre discussioni aperte: “la collaborazione con Vigna è particolarmente positiva”, ha ammesso.
Si vedrà a Jeddah il vero potenziale della SF-23?
Se in Bahrain la Ferrari ha patito diverse problematiche, legate (ma non solo, ovviamente) anche alle caratteristiche del tracciato del Sakhir, secondo Frederic Vasseur qualche miglioramento si potrebbe apprezzare già in Arabia Saudita ovvero a Jeddah. Di certo c’è la volontà di mettere a punto un reale passo in avanti rispetto alla condizione espressa in Bahrain, dove le caratteristiche del tracciato potrebbero venire in contro a quelle della nuova SF-23 che potrebbe esprimere un potenziale rivisto rispetto a quanto certificato due settimane fa.
Secondo Vasseur, il concetto alla base della Ferrari SF-23 non è errato. Piuttosto, durante il fine settimana del Bahrain, è mancato l’equilibrio necessario a garantire prestazioni migliori. Di conseguenza, sulla base del giudizio del team principal della Scuderia, esiste la possibilità di mettere a punto i miglioramenti attesi; inoltre, Frederic Vasseur ha puntualizzato il fatto che sulla SF-23 sono stati messi in pratica solo tre giorni di test, una condizione che rende necessario ancora del lavoro residuo per la “completa comprensione della monoposto”.
“Dall’analisi sul fine settimana del Bahrain è emersa una lunga lista di cose che dobbiamo migliorare. Ora spero che già a Jeddah si possa avere una prima reazione”, ha proseguito Vasseur.