Un’Alfa Romeo Giulia Sprint GTA del 1965 viene offerta alla tentazione dei potenziali acquirenti da Gooding & Company. La richiesta è di 500 mila dollari. Ad essere messa in vendita è l’auto con telaio AR613115. Ben documentata la sua storia. Consegnata nuova al pilota Herbert Schultze, questa vettura prese parte con successo ad alcune gare da turismo in Germania, fino al 1971.
Il compito della spinta è affidato a un motore a 4 cilindri in linea da 1.551 centimetri cubi di cilindrata, che sviluppa una potenza massima di 150 cavalli a 7000 giri al minuto. L’unità propulsiva è abbinata a un cambio manuale a 5 marce, che asseconda bene il pilota nelle sue dinamiche. Il vigore prestazionale viene smorzato da un impianto frenante a disco sulle quattro ruote.
Le Alfa Romeo Giulia Sprint GTA da corsa furono preparate dall’Autodelta, sotto la regia dell’ingegnere Carlo Chiti. Luminosa la carriera sportiva del modello. L’esemplare messo in vendita da Gooding & Company viene presentato come uno dei migliori della specie, vantando una ricca storia agonistica, una documentazione impressionante e un restauro professionale eseguito in tempi recenti. Anche il secondo proprietario la condusse in gara, con grande dignità.
Oggi questa creatura del “biscione” appartiene a un importante collezionista americano, che ama le Gran Turismo europee. L’auto è entrata nel suo garage nel 2016. Sebbene già restaurata dal precedente owner, decise di sottoporla nuovamente allo stesso trattamento, fino al nudo metallo, per una spesa fuori dai canoni ordinari: oltre 300 mila dollari.
Ora si presenta in condizioni da concorso, con una livrea fedele a quella da corsa delle origini. Anche il motore è stato ricostruito, affinché l’insieme fosse impeccabile e coerente. Per gli alfisti dal conto in banca più felice, l’Alfa Romeo Giulia Sprint GTA in vendita può essere una ghiotta opportunità.
Questa coupé, ricca di carattere, aveva un peso inferiore di oltre 200 chilogrammi rispetto alla versione standard. Così onorava al meglio la sua sigla. Il risultato fu reso possibile dall’ampio ricorso a una lega di alluminio, battezzata Peraluman 25, che trovò applicazione sui pannelli della carrozzeria. Questi furono ancorati alla struttura portante, anche attraverso dei rivetti. La finestratura in plexiglas concorreva alla causa della leggerezza, insieme a diversi altri interventi.
Ottimo l’impatto visivo dei cerchi Campagnolo in magnesio, perfettamente intonati al suo look muscolare. Facile intuire la tempra prestazionale della versione da gara, dotata di un supplemento di energia. Il palmares luminoso conferma il suo valore. Da segnalare una singolarità dinamica del modello: la tendenza in curva, della ruota anteriore interna, a perdere il contatto col suolo. Infinite le foto (ma anche i video) che documentano questa particolare caratteristica.
Fonte | Gooding & Company